Secondo il quotidiano Die Welt, il candidato di Meloni va verso una poltrona prestigiosa. Che però potrebbe essere a doppio taglio. Il portafoglio per la Competitività al francese Breton. Al lettone Dombrovskis la gestione dei fondi per la ricostruzione dell’Ucraina
Raffaele Fitto verso la vicepresidenza della Commissione europea con delega all’Economia e al Pnrr. È quanto sostiene il quotidiano tedesco Die Welt, che cita diplomatici europei e fonti informate all’interno dell’esecutivo di Ursula von der Leyen. “Il posto più importante a Bruxelles va a un populista di destra”, titola il giornale, considerato vicino al centrodestra.
La corsa alla vicepresidenza
L’attuale ministro degli Affari europei, che si è occupato proprio del piano di ripresa dell’Italia e che per diversi anni è stato eurodeputato (prima con Forza Italia, poi con FdI), è stato candidato ufficialmente a fine agosto dalla premier Giorgia Meloni. Nelle scorse settimane, si è a lungo speculato sul ruolo che potrebbe avere il rappresentante italiano all’interno della Commissione von der Leyen 2.0. La premier ha ribadito a più riprese la richiesta dell’Italia di avere una vicepresidenza esecutiva, la poltrona più prestigiosa dopo quella della leader tedesca. Ma l’obiettivo di Meloni sembrava scontrarsi con la sua decisione di non appoggiare la riconferma di von der Leyen. Inoltre, nei corridoi di Bruxelles è emerso come il presidente francese Emmanuel Macron stia puntando su portafogli che sarebbero ambiti anche da Roma, in particolare quello sulla Competività.
Il derby con Macron
Questo portafoglio, stando ai rumors, dovrebbe rappresentare per la nuova Commissione Ue quello che nel primo mandato di von der Leyen ha rappresentato la vicepresidenza al Green deal, detenuta fino a pochi mesi fa dall’olandese Frans Timmermans (visto come una sorta di “secondo presidente” dell’esecutivo di Bruxelles). Il Partito popolare europeo (Ppe), vincitore delle elezioni Ue e di cui fa parte la presidente, ha posto in cima alla sua agenda per i prossimi anni proprio la competitività, ossia una nuova politica industriale e commerciale che rilanci il settore produttivo europeo dinanzi alla concorrenza di Cina e Usa. Proprio in questi giorni, l’ex governatore della Bce Mario Draghi presenterà le sue proposte in materia in un rapporto attesissimo a Bruxelles (e richiesto dalla stessa von der Leyen).
Il “guardiano” del Patto di stabilità
Stando a Welt, il portafoglio della competitività dovrebbe andare alla Francia, con Thierry Breton (già oggi vicepresidente e riconfermato da Macron) che dovrebbe ottenere la delega all’Industria e all’Autonomia strategica. Il derby con Roma, dunque, sembra stia volgendo a favore di Parigi, sempre che le indiscrezioni del quotidiano tedesco dovessero trovare conferma. Per Meloni, ottenere una vicepresidenza sarebbe senza dubbio un successo rispetto a quanto fissato da lei stessa pubblicamente. Ma la delega all’Economia e al Pnrr potrebbe essere un’arma a doppio taglio: in questa veste, Fitto sarebbe il guardiano del nuovo Patto di stabilità, e dunque anche dei tagli notevoli alla spesa pubblica che il governo italiano dovrà effettuare da qui ai prossimi anni. Anche la partita del Pnrr potrebbe mettere Fitto nella posizione scomoda di dover tirare le orecchie al suo successore a Roma, dato che, come segnalato lunedi dalla Corte dei conti Ue, l’Italia è in ritardo con l’utilizzo degli investimenti per la ripresa.
Gli altri portafogli
Tornando alle anticipazione del Welt, gli altri due incarichi di prestigio dovrebbero andare al lettone Valdis Dombrovskis (Allargamento e ricostruzione dell’Ucraina) e alla spagnola Teresa Ribera Rodriguez (Transizione). Il nuovo commissario per l’Energia dovrebbe essere il ministro dell’Industria ceco Jozef Sikela. Lo slovacco Maros Sefcovic sarà incaricato della riduzione della burocrazia e delle questioni interistituzionali, mentre il polacco Piotr Serafin sarà responsabile delle questioni di bilancio, scrive il quotidiano.