Il debito pubblico italiano ha superato i 3mila miliardi di euro

16.01.2025
Il debito pubblico italiano ha superato i 3mila miliardi di euro
Il debito pubblico italiano ha superato i 3mila miliardi di euro

È quanto emerge nel report mensile della Banca d’Italia sull’andamento della finanza pubblica

Il debito italiano ha raggiunto un nuovo record. A novembre del 2024 l’ammontare complessivo del debito pubblico italiano ha superato per la prima volta la soglia dei 3mila miliardi di euro. Più precisamente ha toccato quota 3.005,2 miliardi di euro, 24 miliardi in più rispetto al mese precedente e quasi 150 rispetto allo stesso mese del 2023. I dati sono contenuti nel report mensile della Banca d’Italia sull’andamento della finanza pubblica “‘Finanza pubblica: fabbisogno e debito”.

L’aumento riflette quello delle disponibilità liquide del Tesoro (20,9 miliardi, a 63,9) e il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (3,2 miliardi); in senso opposto ha operato l’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (complessivamente 0,2 miliardi).

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito consolidato delle amministrazioni centrali è aumentato di 23,9 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali e quello degli enti di previdenza sono rimasti invariati. La vita media residua è rimasta stabile a 7,8 anni. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è diminuita al 21,8 per cento (dal 22,1 per cento del mese precedente); a ottobre (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti è aumentata al 30,5 per cento (dal 30,2 per cento del mese precedente), mentre quella in capo agli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) è lievemente diminuita al 14,3 per cento (dal 14,4 per cento in settembre). 

Nel 2024 il debito pubblico italiano pari al 135,8 per cento del PIL

Secondo le previsioni del governo, nel 2024 il debito pubblico italiano dovrebbe essere pari al 135,8 per cento del PIL. Non sarebbe il valore più alto di sempre, dato che nel 2020 superò il 150 per cento del PIL. Bankitalia ricorda che il debito pubblico in termini nominali presenta variazioni del suo valore da un mese all’altro solitamente al rialzo nel corso dell’anno; le riduzioni sono più rare, di solito in mesi dove si concentrano le principali scadenze tributarie.

Dal punto di vista economico, sottolinea Via Nazionale, nel valutare lo stato di salute delle finanze pubbliche di un paese non conta tanto il debito pubblico in termini nominali, quanto il suo andamento in relazione alla capacità del paese di fare fronte a esso. In Italia nel triennio post-pandemico 2021-23 il debito nominale è aumentato di quasi 292 miliardi; in rapporto al PIL è sceso di oltre 19 punti percentuali.

Inoltre – si segnala – il dato di novembre risulta aumentato anche per effetto di un “ammontare non trascurabile” di disponibilità liquide. Al netto di questa liquidità il debito delle amministrazioni pubbliche sarebbe stato inferiore.

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