Il record va ad Anguillara Veneta, anche se poi il Veneto, in particolare Padova, sono le zone d’Italia dove si gioca di meno
In Italia il gioco d’azzardo online vale 150 miliardi di euro, una cifra talmente grande da diventare astratta, lontana. Se invece si esaminano i dati per regioni, province e comuni, in particolare per la propria città, se si studia quanto viene speso e perso nelle Slot, nel gioco online, nel Gratta&Vinci, inevitabilmente si riesce a intuire l’enormità e le anomalie di questi numeri, anche in termini di disagio e di possibili infiltrazioni criminali. Vediamo insieme la mappa del gioco d’azzardo online, con i paesini dove si gioca di più, anche fino a 1.100 euro a testa.
Il record di Anguillara Veneta: si gioca 14 volte la media provinciale
Si gioca di più al Nord piuttosto che al Sud, nei medi e nei grandi centri, ma con delle anomalie. La regione che spende meno nel gioco online è il Veneto, in particolare Padova, con 960 euro annui giocati nel 2023. Peccato però che poi si scopre che il comune dove nello stesso anno si è giocato di più online è proprio in provincia di Padova, Anguillara Veneta, un paesino di 4.161 abitanti. Nel 2023 il dato è esploso, raggiungendo l’incredibile media pro capite di 13.073 euro per ogni abitante tra i 18 e i 74 anni (vedi foto sotto). Vale a dire 1.100 euro mensili pro capite, quasi 14 volte la media provinciale. A rilevarlo il rapporto di Cgil, Federconsumatori e Fondazione Isscon “Non così piccoli. L’azzardo online nei piccoli comuni italiani”, dal quale emerge anche che i primi 3 comuni della classifica sono del Nord.
Il gioco d’azzardo è più diffuso al Sud
Tornando a parlare di province Messina, Palermo e Siracusa giocano quasi tre volte quanto Padova, più di 3.200 euro annui. Al netto di alcuni casi sorprendenti al Nord, infatti, sono le regioni del Sud a registrare i dati più alti di diffusione dell’azzardo, anche nei piccoli centri (vedi foto sotto). Ci sono comuni che registrano addirittura almeno il doppio della media nazionale: dieci palermitani, nove a Messina e a Lecce, otto a Cosenza, sette a Napoli, sei a Salerno e cinque a Vibo Valentia.
Secondo il report l’azzardo online registra i numeri più elevati nelle aree a maggiore concentrazione della malavita organizzata. Stiamo parlando di 16-18 miliardi di euro, il 20-22% delle giocate complessive online secondo la seconda edizione del Libro Nero dell’azzardo online. E se una volta una parte del riciclaggio avveniva tramite le Slot, oggi questa quota potrebbe essere passata al gioco online visto che è più ‘conveniente’: ogni 100 euro giocati ne tornano al giocatore mediamente 94, contro i circa 70-75% dei giochi fisici.
“È ormai chiaro a molti che in Italia è necessario sgonfiare l’azzardo online, e sono necessarie politiche nazionali e locali per il contenimento di quello fisico – afferma Michele Carrus presidente Federconsumatori -. Nessuno chiede di vietare l’azzardo: oltre che impossibile sarebbe anche controproducente, e alimenterebbe il canale illegale. Chiediamo, invece, di contenerlo, esaminando la materia attraverso un bilancio sociale, che metta a fianco delle entrate per la collettività, sotto forma di tasse, anche le uscite, in termini di costi sanitari e sociali, gli effetti sui bilanci personali, sulla disgregazione delle famiglie”.