John Elkann a rischio processo per frode fiscale
Torino, 15 dicembre 2025 – John Elkann, amministratore delegato di Exor, si trova nuovamente al centro di grane giudiziarie, rischiando unprocesso per frode fiscale legata alla residenza in Italia della nonna, Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli, deceduta nel 2019. I pubblici ministeri avevano richiesto l’archiviazione per gli indagati, ma il gip del tribunale di Torino Antonio Borretta non ha accolto l’istanza e ha ordinato alla procura torinese di formulare l’“imputazione coatta” per due capi d’accusa a carico di Elkann e del commercialista Gianluca Ferrero. Borretta ha invece accolto le richieste dei pm per gli altri indagati, archiviando i procedimenti contro Ginevra Elkann, Lapo Elkann e il notaio Urs Robert von Gruenigen, riporta Attuale.
Rinviata l’udienza per la messa alla prova
La decisione di un gup del tribunale di Torino riguardo alla richiesta di messa alla prova da parte di Elkann è stata rinviata al prossimo 11 febbraio. L’udienza sarà gestita da un altro giudice, diverso da Borretta, seguendo un percorso autonomo. Rinvio anche per l’udienza dedicata alla proposta di patteggiamento di una pena pecuniaria di circa 73.000 euro presentata da Ferrero.
I legali di John Elkann: “Ordinanza abnorme”
”Esprimendo la nostra soddisfazione per le archiviazioni disposte dal gip, riteniamo che la decisione di imporre al pm di formulare l’imputazione per John Elkann e Gianluca Ferrero sia difficile da comprendere, in contrasto con le solide richieste dei pubblici ministeri”. Questo il contenuto di una nota dei legali difensori dei tre fratelli Elkann, che insistono sulla sussistenza di una memoria legale per sostenere la propria posizione e chiedono il riconoscimento dell’istanza di messa alla prova. I legali annunciano anche che presenteranno ricorso per Cassazione contestando l’“abnormità” dell’ordinanza del gip Borretta.
“Accuse prive di ogni fondamento”
”Nel merito, per noi questi tecnicismi processuali non cambiano nulla: ribadiamo la nostra ferma convinzione che le accuse mosse a John Elkann siano prive di qualsiasi fondamento e riaffermiamo che egli abbia sempre agito correttamente. La scelta di Elkann di aderire a un accordo non implica alcuna ammissione di responsabilità, bensì riflette la volontà di chiudere rapidamente una vicenda personale complessa, soprattutto dopo aver risolto ogni controversia edilizia con l’Agenzia delle Entrate”, concludono i legali.
Cosa significa imputazione coatta
L’“imputazione coatta” è uno strumento giuridico del processo penale italiano, disciplinato dall’articolo 409 del codice penale. Si applica quando il pubblico ministero intende archiviare il caso per insufficienza di prove, ma la persona offesa si oppone a tale richiesta. Se il giudice per le indagini preliminari ritiene che gli elementi siano sufficienti, ordina l’imputazione e l’inizio del processo, fungendo da controllo sul lavoro dei pm per evitare archiviazioni ingiustificate.