Analisi dei Danni agli Impianti Nucleari di Natanz dopo i Raid Israeliani
Nei primi tre giorni di attacco israeliano contro il programma nucleare iraniano a Teheran, la situazione appare preoccupante. Le riprese satellitari fornite da Maxar confermano che i raid hanno arrecato danni significativi al sito di Natanz, che si trova a circa 220 chilometri a Sud-Est della capitale iraniana. Questo impianto, composto da tre strutture sotterranee, è il principale centro per l’arricchimento dell’uranio in Iran, essenziale per il programma nucleare del Paese. Venerdì scorso, il sito è stato attaccato più volte, con video che mostrano incendi in corso, il che suggerisce danni a una notevole quantità di centrifughe e all’impianto di arricchimento del combustibile, riporta Attuale.
Le affermazioni sono state successivamente confermate dalle autorità iraniane, che hanno riconosciuto che Natanz ha subito danni «in superficie». Fonti israeliane, tuttavia, hanno rivelato che i bombardamenti hanno colpito anche in profondità, onde danneggiare attrezzature vitali per il programma nucleare. Questo deterioramento è stato analizzato anche dall’Istituto per lo spazio e la sicurezza internazionale (Isis), che ha evidenziato danni a una delle sottostazioni elettriche del sito.
Il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, ha riportato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che la parte superficiale dell’impianto di arricchimento del combustibile è stata distrutta. Questo impianto era utilizzato per produrre uranio arricchito fino al 60% di U-235, un elemento critico sia per le centrali nucleari che per la produzione di armi nucleari. Tuttavia, Grossi ha notato che non ci sono indicazioni di un attacco alla sala sotterranea che contiene parte delle infrastrutture per l’arricchimento, fatto che ha suscitato interrogativi riguardo a un attacco a più livelli.
Un’analisi comparativa di immagini del sito, risalenti a cinque anni fa, ha rivelato che uno degli edifici a Natanz risultava già danneggiato. Questo suggerisce che gli attacchi recenti potrebbero aver aggravato una situazione già compromessa. Inoltre, altri bombardamenti hanno colpito impianti a Tabriz, Arak e Fordow, con possibili attacchi anche nella capitale. Sebbene le immagini satellitari mostrino danni evidenti, ci vorrà tempo per valutare l’impatto complessivo di queste operazioni sul programma nucleare iraniano.
Rimanere aggiornati sulla situazione è cruciale, poiché le dinamiche geopolitiche in gioco possono cambiare rapidamente, influenzando non solo la sicurezza nella regione, ma anche le relazioni internazionali più ampie.