Ispettori nelle scuole toscane dopo gli incontri con Francesca Albanese sulla situazione a Gaza

13.12.2025 05:55
Ispettori nelle scuole toscane dopo gli incontri con Francesca Albanese sulla situazione a Gaza

Ispezioni nelle scuole toscane per le affermazioni della relatrice ONU Albanese

Ispezioni immediatamente avviate in due scuole superiori toscane dopo incontri online con la relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati, Francesca Albanese. L’iniziativa è stata ordinata dal ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara, mentre le polemiche sull’evento continuano a infuriare. Valditara ha dichiarato di aver appreso “da organi di stampa che la relatrice avrebbe rilasciato” in queste occasioni “dichiarazioni che, se comprovate, potrebbero costituire ipotesi di reato. Le ispezioni mirano a verificare la realtà dei fatti e la responsabilità degli organi scolastici coinvolti”, riporta Attuale.

Gli incontri controversi si sono tenuti il 9 dicembre in una scuola media di Massa e il 10 dicembre in un liceo di Pontedera (Pisa), proposti dalla rete ‘Docenti per Gaza’, incentrati sul libro ‘Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite dalla Palestina’ scritto da Albanese. Il deputato di Fratelli d’Italia, Alessandro Amorese, ha presentato un’interrogazione, parlando di “indottrinamento senza contraddittorio”.

È emerso che gli eventi in questione erano solo gli ultimi di un calendario che ha coinvolto oltre undicimila studenti in tutta Italia, rendendo poco chiara la limitazione delle ispezioni agli incontri svolti in Toscana. Potrebbero essere disposte ulteriori verifiche. “Sosteniamo sempre l’autonomia scolastica, ma – ha dichiarato il deputato Federico Mollicone (FdI), presidente della commissione Cultura e Istruzione della Camera – troviamo inaccettabile che sia stato dato spazio ad una persona che ha, più volte, giustificato le azioni di Hamas”. Il Movimento Cinque Stelle, d’altro canto, ha contestato l’iniziativa di Valditara, sostenendo che “puzza parecchio di propaganda mascherata da zelo istituzionale”.

Le reazioni su questo tema riflettono una divisione netta tra le forze politiche, sottolineando il delicato equilibrio tra la libertà di espressione nelle scuole e la necessità di garantire un’informazione imparziale agli studenti. L’attenzione mediatica potrebbe portare a ulteriori sviluppi in questa controversia che coinvolge istituzioni accademiche e opinioni politiche forti.

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