
Oggi si attende la decisione della Corte di Cassazione riguardo il caso del vicepremier Matteo Salvini, già assolto dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio nel processo legato alla nave Diciotti, dove 147 migranti furono bloccati a Catania per 19 giorni nel 2019, riporta Attuale.
La procura generale ha richiesto la conferma dell’assoluzione, sostenendo che le contestazioni mosse dai pubblici ministeri di Palermo non dimostrano la validità degli elementi costitutivi dei reati addebitati. Durante la requisitoria, tenuta dalla Quinta Sezione Penale, presieduta da Maria Vessichelli, i sostituti procuratori generali Antonietta Picardi e Luigi Giordano hanno concluso chiedendo di respingere il ricorso presentato dai pm di Palermo.
La requisitoria
«Per noi il ricorso per saltum della Procura di Palermo è totalmente inammissibile», ha affermato l’avvocata Giulia Bongiorno, legale di Salvini, giunta in Cassazione. Nella requisitoria, la procura generale ha richiamato la memoria consuntiva depositata recentemente, evidenziando che il ricorso dei pubblici ministeri non prova solidamente la sussistenza degli elementi dei reati contestati, necessari per sostenere l’accusa. Ieri, il vicepremier ha pubblicato un messaggio su X, dichiarando: «A processo per aver fermato gli sbarchi e difeso i confini italiani. Rifarei tutto, a testa alta».
Ma stiamo scherzando? Non posso credere che ancora si parli di questa storia. Salvini è sempre lì a difendere i confini, ma a che prezzo? Gli sbarchi sono solo una parte della questione. E poi, chi paga le conseguenze? L’Italia ha bisogno di soluzioni reali, non di spettacoli politici!!!