La città dove sarà vietato fumare all’aperto dal 1° gennaio

30.12.2024
La città dove sarà vietato fumare all'aperto dal 1° gennaio
La città dove sarà vietato fumare all'aperto dal 1° gennaio

Il divieto riguarda solo i prodotti del tabacco, mentre è ammesso l’utilizzo di sigarette elettroniche

Niente più sigarette e sigari in tutte le aree pubbliche o a uso pubblico all’aperto, incluse vie e strade. È la stretta che scatterà a Milano dal 1° gennaio 2025, inasprendo già un provvedimento entrato in vigore nel 2021, ovvero il regolamento per la Qualità dell’Aria, che a oggi vieta il fumo alle fermate degli autobus, nei parchi, nei cimiteri e negli impianti sportivi. Dal nuovo anno, quindi, nella città lombarda non sarà possibile fumare nelle aeree pubbliche, fatta eccezione delle aree isolate in cui sia possibile garantire una distanza di almeno 10 metri dalle altre persone. Il divieto riguarda solo i prodotti del tabacco, quindi non le sigarette elettroniche (e-cig).

Perché non sarà più possibile fumare sigarette all’aperto a Milano

Il provvedimento vuole avere un impatto sulla riduzione del PM10 in città, ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni. Questo perché, secondo i dati di Arpa Lombardia, il fumo di sigaretta è responsabile del 7% delle emissioni di polveri sottili. “Si tratta”, spiega il Comune di Milano in una nota, “di un provvedimento che ha l’obiettivo di contribuire a ridurre il PM10 e quindi di migliorare la qualità dell’aria della città, a tutela della salute dei cittadini e delle cittadine, comprendendo altresì la protezione dal fumo passivo nei luoghi pubblici, frequentati anche dai più piccoli”. 

Questo secondo step “è in primis un’azione di sensibilizzazione che punta a scoraggiare stili di vita che sappiamo essere dannosi per la salute di tutte le persone, non solo dei fumatori” spiega l’assessora all’Ambiente e Verde Elena Grandi. “Stiamo parlando, quindi, di un provvedimento che vuole essere un’azione concreta di cui potranno beneficiare tutti, sia in termini di salute personale che di benessere generale – ha proseguito -. I comportamenti dei singoli possono fare la differenza e contribuire al miglioramento della qualità dell’aria della nostra città, quindi, da fumatrice, sarò la prima a cambiare le mie abitudini: sono consapevole che fare rispettare questo provvedimento non sarà semplice né immediato, ma sono anche convinta che sarà uno strumento per avviare un vero cambio culturale”.

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