Spazio aereo NATO violato dalla Russia: tensioni crescenti tra alleati e Mosca
La Russia ha violato lo spazio aereo di paesi della NATO in diverse occasioni recenti, inclusi episodi significativi del 10 e 19 settembre, quando droni e aerei militari hanno sorvolato rispettivamente Polonia ed Estonia. In risposta a queste provocazioni, alcuni governi europei, tra cui la Polonia e la Svezia, hanno dichiarato che abbatteranno eventuali velivoli militari russi che dovessero entrare nel loro spazio aereo. Altre nazioni, come la Romania, potrebbero seguire l’esempio. Le parole presidenziali di Donald Trump, che hanno sostenuto l’abbattimento dei mezzi russi in caso di ulteriori violazioni, accentuano l’importanza della posizione statunitense nell’Alleanza atlantica, riporta Attuale.
Abbattere un aereo militare straniero è un gesto di grande rilevanza, giustificato solo in circostanze estreme come la violazione dello spazio aereo. I paesi membri della NATO si trovano ora a dover bilanciare la necessità di dissuadere ulteriori provocazioni russe con il rischio di escalation militare. Le regole di ingaggio della NATO stabiliscono i protocolli per affrontare tali situazioni, ma rimangono non pubbliche e quindi non è chiaro fino a che punto i membri possano considerare accettabile l’abbattimento di aeromobili russi.
Esperti di strategia militare sottolineano la cautela nelle attuali regole d’ingaggio, poiché, nonostante le tensioni crescenti dopo l’invasione dell’Ucraina, la NATO non è in stato di guerra con la Russia. Una violazione dello spazio aereo, sebbene provocatoria, non è sempre ritenuta giustificativa di una reazione militare. Tuttavia, la posizione della NATO non esclude la possibilità che gli stati membri decidano di agire autonomamente, come già accaduto in passato. La Turchia abbatté un bombardiere russo nel 2015 per violazione del proprio spazio aereo, provocando una crisi diplomatica con Mosca.
Le tensioni tra la NATO e la Russia potrebbero aumentare significativamente se un paese dell’alleanza decidesse di abbattere un aereo russo, anche se una simile escalation è gestibile, come dimostrato dalla crisi del 2015, che rimase circoscritta. A differenza di molti membri della NATO, i paesi baltici non dispongono di forze aeree autonome e dipendono dalla missione di pattugliamento aereo della NATO. Il 19 settembre, ad esempio, i tre caccia russi sono stati intercettati e scortati da velivoli militari della NATO, tra cui F-35 italiani, senza che rappresentassero una minaccia immediata, come spiegato dal segretario generale della NATO, Mark Rutte.
Recentemente, alcuni stati membri come Estonia, Lituania e Repubblica Ceca hanno sollecitato una revisione delle regole di ingaggio per permettere un’azione più rapida contro le violazioni aeree russe. Un diplomatico della NATO ha commentato che ci sarà un ampio dibattito su questo tema, tuttavia, per il momento molti membri non avvertono l’urgenza di modificare la posizione dell’alleanza.
Non ci posso credere, siamo sempre più vicini a un conflitto. Abbattere un aereo è una decisione gravissima. Spero che i leader della NATO non prendano decisioni affrettate, sarebbe un disastro per tutti noi, specialmente per i paesi più vulnerabili come i Baltici. La situazione è davvero tesa…