La Serbia si propone come primo paese al mondo per testare il nuovo vaccino contro il cancro di Mosca

21.10.2025 14:25
La Serbia si propone come primo paese al mondo per testare il nuovo vaccino contro il cancro di Mosca

Serbia prima al mondo a sperimentare vaccino russo contro i tumori

Il governo serbo ha annunciato che sarà il primo al mondo a sperimentare il nuovo vaccino russo contro i tumori, un’iniziativa che segna un ulteriore passo nella «diplomazia dei vaccini» messa in atto da Mosca. Il ministro per la Cooperazione economica, Nenad Popovic, ha dichiarato che l’Enteromix, sviluppato dal Centro di Ricerca medica e radiologica di Mosca, sarà personalizzato mediante intelligenza artificiale e potrà essere prodotto facilmente, in soli sette giorni, per intervenire contro le metastasi da melanoma o cancro al colon, riporta Attuale.

Un accordo è stato già siglato tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente serbo Aleksandar Vucic. La scorsa settimana, una delegazione russa ha visitato Belgrado per esaminare le strutture sanitarie locali, e un gruppo di specialisti serbi dell’oncologia sarà in Russia entro la fine dell’anno per partecipare ai progetti di ricerca e formazione, presso gli istituti Gamaleja e Gertsen.

Le prime dosi del vaccino, destinate anche a pazienti provenienti da altre nazioni europee, saranno preparate all’ospedale Torlak di Belgrado, con l’obiettivo di iniziare le somministrazioni già nel 2026.

Questa iniziativa riflette una strategia simile a quella già attuata durante la pandemia di Covid-19, quando la Russia e la Serbia stabilirono rapporti commerciali per la produzione del vaccino Sputnik, attirando anche cittadini italiani alla ricerca del «rivoluzionario antidoto russo».

Tuttavia, la comunità scientifica esprime cautela per quanto riguarda l’Enteromix. Non si tratta di un vaccino tradizionale, ma di un trattamento che utilizza virus benigni per distruggere una parte della massa tumorale. Fino ad ora, i risultati positivi sono stati osservati unicamente su animali e i test clinici su 48 volontari sono cominciati solo a giugno. Si stimano anni di ulteriori studi su centinaia di pazienti necessari per ottenere risultati significativi.

La presentazione del vaccino russo ha anche una componente propagandistica, con l’ex ministra della Salute, Veronika Skvortsova, che ha illustrato i risultati a Putin, sottolineando l’importanza del legame tra Russia e Serbia. Questo legame si fa ancor più forte in un contesto in cui la Serbia non ha mai imposto sanzioni alla Russia e continua a mantenere relazioni strette con Mosca, mentre cerca anche di entrare nell’Unione Europea, resistendo però alle riforme democratiche richieste da Bruxelles.

Inoltre, il governo serbo si trova ad affrontare una crescente dipendenza energetica dalla Russia, complicata dalle sanzioni internazionali e dalla difficoltà di trovare fonti alternative di gas. Il ministro dell’Energia, Dubravka Djedovic-Handanovic, ha descritto la situazione come «quasi senza speranza», mentre il presidente Vucic sta cercando accordi con altri paesi, come l’Ungheria, per garantire la fornitura di gas attraverso il Balkan Stream.

Il contesto geopolitico, quindi, influisce in maniera decisiva sulle scelte della Serbia, posizionandola sempre più tra gli interessi russi e quelli occidentali, creando un equilibrio instabile e complesso nella regione dei Balcani.

1 Comments

  1. Incredibile che la Serbia sia il primo paese a provarlo… ma che dire della sicurezza? Anche noi italiani abbiamo sentito parlare di vaccini miracolosi, e spesso siamo stati delusi. Speriamo che i risultati siano validi, ma la cautela è d’obbligo!!!

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