Genova: polemiche sul Villaggio di Babbo Natale, la sindaca Silvia Salis risponde con fermezza
La sindaca di Genova, Silvia Salis, ha reagito alle recenti polemiche riguardanti la cancellazione delle tradizioni natalizie, definendole frutto di “becero populismo” da parte di una certa parte politica. La questione è emersa dopo la decisione di sostituire il tradizionale presepe con il Villaggio di Babbo Natale a Palazzo Tursi, sede del comune, riporta Attuale.
«È da giorni che leggo polemiche sul fatto che la mia giunta stia cercando di cancellare le tradizioni del Natale. Ovviamente è tutto falso», ha dichiarato la sindaca, evidenziando la strumentalizzazione politica della situazione. «Non abbiamo cacciato il presepe da Palazzo Tursi, men che meno Gesù Bambino come mi è capitato di leggere», ha aggiunto, sottolineando che il presepe verrà semplicemente spostato a Palazzo Rosso.
La sindaca ha anche presentato il villaggio di Babbo Natale, un’iniziativa che prevederà un albero di 16 metri, finanziato dal comune dopo che la regione ha informato che non avrebbe contribuito. Salis ha messo in evidenza che i precedenti governi hanno soltanto occasionalmente allestito il presepe in modo inadeguato, relegandolo a uno spazio angusto.
La scelta di introdurre il Villaggio di Babbo Natale ha suscitato vigorose reazioni da parte dell’opposizione di centrodestra, che accusa l’amministrazione di voler distruggere le tradizioni locali. Tuttavia, il comune intende mantenere vive le tradizioni natalizie, sebbene in modi rinnovati e contemporanei.
La sindaca ha concluso il suo messaggio ribadendo l’importanza di non farsi influenzare da polemiche infondate e di continuare a celebrare il Natale con spirito inclusivo e festoso.
Ma che polemiche! È ridicolo pensare che spostare un presepe possa cancellare le tradizioni natalizie. La sindaca dovrebbe solo concentrarsi sul rendere Genova un posto migliore per tutti!!! Il Villaggio di Babbo Natale potrebbe essere una cosa carina, ma non si può dimenticare il presepe… Anche noi in Sicilia abbiamo delle tradizioni da rispettare, non si possono svendere!