Il presidente Usa spiega perché si è ritirato dalla campagna elettorale e passa il testimone a Kamala Harris “esperta, tosta e capace”. Trump lo stronca: “Il discorso del corrotto Joe Biden era a malapena comprensibile”
Un passo indietro “per il bene del Paese e del partito”. Così il presidente americano Joe Biden ha spiegato il motivo del suo ritiro dalla corsa per le elezioni. La decisione è arrivata domenica scorsa, dopo le crescenti pressioni nel suo partito in seguito alla debacle nel dibattito tv con Donald Trump, ed è stata spiegata con un solenne discorso alla nazione di 15 minuti dallo studio ovale.
“Credo – ha detto Biden – che il mio primato come presidente, la mia leadership nel mondo, la mia visione per il futuro dell’America meritassero tutti un secondo mandato. Ma niente può ostacolare il salvataggio della nostra democrazia, e questo include l’ambizione personale. La soluzione migliore è passare il testimone a una nuova generazione. Questo è il modo migliore per unire la nostra nazione e il partito”.
Biden non parla di ragioni mediche, tema da più parti sollevato, ma incentra il suo discorso sulla consapevolezza che era necessario fare un passo indietro per il bene del Paese e del partito. Uno spirito di sacrificio e un amore di patria che ha paragonato a quelli di Thomas Jefferson, George Washington e Roosevelt. E ancora: “Venero la mia carica, che è stato l’onore della mia vita, ma amo di più il Paese. La difesa della democrazia è più importante di qualsiasi titolo”. Avvisa poi che “il compito sacro di perfezionare la nostra Unione non riguarda me ma voi, le vostre famiglie, il vostro futuro”. Quindi ammette che “è arrivato il momento di voci nuove, sì, più giovani”. Come quella della sua vice Kamala Harris, alla quale rinnova l’appoggio definendola “esperta, tosta e capace”. Poi l’appello: “Ora dovete scegliere tra la speranza e l’odio, tra l’unità e le divisioni”.
Biden delude però chi attendeva anche la parola “dimissioni”. Quelle non sono nei piani. Assicura anzi: “Finirò il lavoro. Nei prossimi sei mesi mi concentrerò sul mio lavoro di presidente. Ciò significa che continuerò a ridurre i costi per le famiglie che lavorano duramente e a far crescere la nostra economia. Continuerò a difendere le nostre libertà personali e i nostri diritti civili, dal diritto di voto al diritto di scelta”. Tra i punti anche “la pace a Gaza” e “mantenere il sostegno all’Ucraina”.
Le reazioni al discorso di Biden
“Il mio cuore è pieno di gratitudine per coloro che non hanno mai vacillato, per coloro che si sono rifiutati di dubitare, per coloro che hanno sempre creduto. Grazie per la fiducia che avete riposto in Joe: ora è il momento di riporre quella fiducia in Kamala”, scrive Jill Biden in un post su X pubblicato dopo il discorso del marito. Poche righe che corredano l’immagine di un biglietto scritto a mano con quelle frasi.
Non si è fatto attendere il commento di Donald Trump. In un post sul social Truth, il candidato repubblicano alla Casa Bianca scrive: “Il discorso del corrotto Joe Biden nello Studio Ovale era a malapena comprensibile, e così brutto!”. E ancora, scritto a caratteri tutti maiuscoli: “Il corrotto Joe Biden e la bugiarda Kamala Harris sono un grande imbarazzo per l’America, non c’è mai stato un momento come questo”.
In poche righe il commento dell’ex presidente Usa Obama. “‘La sacra causa di questo Paese è più grande di chiunque di noi’. Joe Biden è rimasto fedele a queste parole più e più volte nel corso di una vita al servizio del popolo americano. Grazie”.