Lo riporta l’agenzia stampa Bloomberg: Riad potrebbe svendere i titoli di debito pubblico dei Paesi europei che detiene come arma di ricatto
L’Arabia saudita in soccorso della Russia. Secondo quanto riporta l’agenzia stampa Bloomberg, Riad potrebbe far leva sul debito pubblico di alcuni Paesi europei per spingere l’Ue a non utilizzare i profitti degli asset russi confiscati, togliendoli di fatto a Mosca e investendoli in armi per l’Ucraina. La minaccia sarebbe arrivata dal ministero delle Finanze saudita all’inizio di quest’anno, sempre secondo Bloomberg.
L’Arabia saudita detiene titoli di debito pubblico di diversi Stati, tra cui quelli di Usa e Francia. La minaccia, inviata ai ministri delle Finanze del G7, consisterebbe nella vendita di tali titoli, cosa che potrebbe avere contraccolpi speculativi per i Paesi interessati. L’intento di Riad, stando alla ricostruzione di diversi media, è evitare che l’Ue utilizzi i profitti generati dagli asset della Banca centrale russa congelati negli istituti europei. Tali asset ammonterebbero a 280 miliardi di euro, e genererebbero profitti fino a 5 miliardi di euro all’anno. Bruxelles, in accordo con il G7, ha deciso di utilizzare tale profitti per sostenere Kiev.
In soccorso di Mosca, sarebbero arrivate le pressioni non solo di Riad, ma anche della Cina. Secondo Bloomberg, più che la solidarietà nei confronti della Russia (i cui rapporti sono cementificati dalla comune appartenenza il club dei Paesi esportatori di petrolio), a muovere l’Arabia saudita è la preoccupazione che l’Occidente possa un giorno usare la stessa arma nei confronti dei beni sauditi all’estero.