Le stoccate di Meloni al comizio finale: “Schlein non scappi”. E su De Luca: “Non la do vinta ai bulli”

03.06.2024
Le stoccate di Meloni al comizio finale: "Schlein non scappi". E su De Luca: "Non la do vinta ai bulli"
Le stoccate di Meloni al comizio finale: "Schlein non scappi". E su De Luca: "Non la do vinta ai bulli"

A Roma la manifestazione di FdI che chiude la campagna elettorale per le europee: “La maggioranza di governo è forte. Siamo dalla parte giusta della storia e non dobbiamo avere paura”

“Vogliamo fare a Bruxelles quello che abbiamo fatto anche a Roma, costruire un governo di centrodestra e mandare all’opposizione le sinistre rosse verdi e gialle. Abbiamo vinto lo scudetto, adesso dobbiamo vincere la Champions”, dice dal palco di Piazza del Popolo Giorgia Meloni, in chiusura di campagna elettorale a Roma per le ormai prossime europee. 

“Con la sinistra non abbiamo mai governato e non governeremo, né in Italia né in Europa. Con le prossime europee è arrivato il momento di alzare un po’ la posta”, scandisce la premier rivolgendosi alla platea. “Questa piazza racconta anche la differenza tra noi e la rabbia, la cattiveria dei nostri avversari più livorosi”, e verso gli avversari la premier non lesina stoccate riservate alle opposizioni, con affondi riservati per Vincenzo De Luca e Elly Schlein, senza dimenticare il tema “Tele-Meloni”. 

“De Luca? Mi sono difesa. Eccolo l’orgoglio femminile”

“Si scandalizzano se una donna si difende, ha proseguito Meloni tornando sul vivace scambio con il governatore campano Vincenzo De Luca (che non viene però nominato direttamente). “Vale solo per me perché io sono una donna di destra e lui un uomo di sinistra? Una donna insultata può difendersi o no?”, ha chiesto la presidente del Consiglio. “Noi siamo abituati a non abbassare la testa e non darla vinta a bulli e gradassi. Sono una donna e pretendo lo stesso rispetto che do agli altri. Eccola la parità, eccolo l’orgoglio femminile, quello che gli altri non sanno più difendere”.

“Tele-Meloni? Il problema è che non c’è più tele-Pd”

Non manca una nuovo riferimento al tema Rai “Ci accusano di occupare la tv pubblica e censurare gli intellettuali scomodi, poi vai a guardare i dati e scopri che al Tg1 io sono stato il presidente del Consiglio meno presente degli ultimi sei presidenti del Consiglio. Il problema non è che c’è Tele-Meloni, è che non c’è più Tele-Pd. Abbiamo promesso che avremmo portato il pluralismo e lo faremo anche se vi stracciate le vesti”, è il messaggio rivolto ai dem. Con una sfida specifica alla segretaria Elly Schlein: “Per il candidato del partito socialista alla Commissione europea, Nicolas Schmit, io non sarei una leader democratica. Chiedo pubblicamente a Elly Schlein se condivide queste parole. Elly, è una domanda semplice, non scappare anche stavolta”, l’affondo di Meloni.

“Se non sono un leader democratico, cosa sono? Un dittatore? E cosa si fa, la lotta armata per depormi?”, incalza la leader di Fratelli d’Italia puntando poi il dito contro “le dichiarazioni irresponsabili e deliranti di chi, per raggranellare mezzo voto, scherza con il fuoco”. “Spero – ha auspicato Meloni – che Schmit si renda conto di quel che ha detto” perché con le sue dichiarazioni “fornisce alibi agli estremisti per avvelenare le democrazia con odio politico”.

Lascia un commento

Your email address will not be published.