Il test doveva servire per provare le procedure operative in caso di emergenza a Pozzuoli. I cittadini hanno disertato l’appuntamento e la spiaggia era più affollata. Il sindaco: “Ragioniamo su cosa non ha funzionato”
“Invito ancora una volta tutti i cittadini a partecipare numerosi”, così scriveva su Facebook il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, poche ore fa esortando i cittadini a partecipare all’esercitazione dell’evacuazione dei Campi Flegrei. Non è andata esattamente così. Oggi 26 giugno, secondo giorno di test, i prenotati erano poco meno di 300, ma sul posto si sono presentati in pochissimi, appena una decina di persone. Un’immagine che stride con quella della spiaggia affollata.
L’esercitazione della Protezione civile era importante per testare le procedure previste per il bradisismo. Tema tornato prepotentemente all’ordine del giorno dopo le scosse di terremoto delle scorse settimane. Nel primo giorno c’è stata la simulazione di uno sciame sismico importante, mentre oggi sono iniziati i test relativi alle procedure di evacuazione dei cittadini di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, con un campione di popolazione e il trasferimento negli hub.
“Noi stiamo ancora vivendo un periodo di emergenza, posso pensare che la scarsa partecipazione sia dovuta a questo – commenta il sindaco -. Tutto quello che doveva essere fatto noi lo stiamo facendo senza perdita di tempo. Io non mi sento di condannare nessuno che non sia venuto, ho solo voglia di capire con dati alla mano e lavorare sulle criticità perché qui cerchiamo una soluzione a qualsiasi problema. A fine giornata, comunque, faremo un bilancio, avremo un report completo e faremo una valutazione. Magari ci sarà da lavorare su delle criticità che si sono state. Poi, naturalmente, chi non opera non sbaglia, penso che bisogna capire effettivamente quale sia stata la ragione di questa scarsa partecipazione e su questo ci dobbiamo interrogare tutti: cittadini e istituzioni”. Poi si rivolge direttamente ai suoi concittadini: “Capisco le loro preoccupazioni, ma noi ci stiamo lavorando come non mai sul fenomeno del bradisismo, e dobbiamo dare sicurezza ai cittadini portando avanti le attività che stiamo mettendo in campo”.
“Le esercitazioni sono sempre un test anche delle relazioni tra le comunità e le istituzioni. Dobbiamo sicuramente trovare il modo per sensibilizzare ancora di più le comunità”, commenta il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. “Dobbiamo capire come migliorare il coinvolgimento – aggiunge – perché tutto ciò che facciamo come istituzioni, a livello comunale, provinciale, regionale e nazionale ha necessità del riscontro della popolazione”. Curcio segnala poi che questo “non è un tema che riguarda solo questo territorio”, ma in ogni caso occorre “lavorare per capire bene come impostare alcune risposte e vogliamo farlo con la comunità”.