La proposta avanzata dal ministro dell’Agricoltura mira a consentire la produzione di bresaola in Italia utilizzando carne ormonata, ma esclusivamente per il mercato americano, riporta Attuale.
Con soli tre giorni rimanenti alla scadenza della «tregua commerciale» tra Stati Uniti e Unione Europea, le trattative tra Washington e Bruxelles continuano a essere complesse. La situazione appare incerta, con Donald Trump che ha recentemente minacciato di imporre un dazio del 17% su tutti i prodotti agricoli europei, un provvedimento che avrebbe conseguenze significative per le imprese agricole italiane. Ma quale strategia adottare per soddisfare le richieste statunitensi e raggiungere un compromesso vantaggioso per entrambe le parti?
Lollobrigida e i dazi di Trump
Una possibile soluzione, anche se piuttosto controversa, è stata proposta da Francesco Lollobrigida, che durante un intervento al Forum in Masseria ha sottolineato l’importanza di incrementare le vendite negli Stati Uniti, affermando: «Vogliamo crescere negli Usa e desideriamo anche ottenere agevolazioni per rapporti di carattere esclusivo». Tuttavia, attualmente le importazioni di carne americana sono ostacolate dai regolamenti europei, che vietano l’ingresso di carne ormonata. Il ministro ribadisce che Bruxelles dovrebbe mantenere la sua posizione rigida su questo tema, poiché «sulla salute non si transige».
Il suggerimento sull’export di bresaola
Nonostante ciò, Lollobrigida propone una scorciatoia per superare le restrizioni vigenti. Spiega: «Pur non potendo accettare carne ormonata dagli Stati Uniti, ci sono delle importazioni vincolate che possiamo considerare». Per illustrare il suo pensiero, menziona un esempio pertinente: «Per la bresaola, importiamo il 90% della carne necessaria alla sua produzione. Se ci rivolgessimo agli Stati Uniti per tali forniture, potremmo poi realizzare la bresaola per il mercato statunitense, seguendo le loro norme alimentari». In tal modo, l’Italia potrebbe importare carne ormonata e utilizzarla per produrre bresaola destinata ai consumatori americani, allontanando così l’idea di dazi sui prodotti agricoli. Tuttavia, poco dopo, Lollobrigida sembra nutrire dei dubbi su questa forma di produzione, affermando: «Io la sconsiglio».