L’ultimo bollettino su Papa Francesco e le parole dell’esperto: “È grave, ma ha una tempra forte”

25.02.2025
L'ultimo bollettino su Papa Francesco e le parole dell'esperto: "È grave, ma ha una tempra forte"
L'ultimo bollettino su Papa Francesco e le parole dell'esperto: "È grave, ma ha una tempra forte"

Bergoglio resta in prognosi riservata per le complicazioni di una polmonite bilaterale. L’aggiornamento diffuso dall’ospedale e dalla sala stampa vaticana. Perché sono ore decisive per la salute del Pontefice

Arrivano scarne, ma confortanti notizie dall’ospedale Gemelli, dove il Papa è ricoverato dal 14 febbraio. L’aggiornamento di oggi, 25 febbraio, sulle condizioni del Santo Padre è in una frase diffusa dalla sala stampa vaticana: “Il Papa ha riposato bene, tutta la notte”. Nulla di più. Ma tanto basta per escludere un peggioramento delle condizioni, timore sorto dall’evoluzione che ha avuto la malattia negli ultimi giorni. Bergoglio, entrato in ospedale per una bronchite, ha in realtà una polmonite bilaterale ma poi sono sopraggiunti altri problemi: una brutta crisi respiratoria, l’anemia, il calo delle piastrine tale da richiedere delle trasfusioni, infine un’insufficienza renale. Tutti elementi che rendono il quadro critico. 

Filtra poi che il Papa “continua la terapia abituale di questi giorni”, “le condizioni sono quelle di ieri sera” e “non ha avuto altre crisi respiratorie”. Capiamo quindi che si prosegue anche con la somministrazione di ossigeno quando necessario. Non ci sono invece aggiornamenti sulle analisi. Restiamo legati al “lieve miglioramento” comunicato nelle scorse ore. Sembra scongiurato però il rischio di una sepsi, cioè che l’infezione arrivi al sangue e quindi si diffonda.

Il Papa prosegue, per quello che può, anche la sua attività lavorativa. È stato reso noto che ieri al Gemelli ha ricevuto il segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, e il sostituto Edgar Pena Parra. L’udienza è stata concessa per autorizzare il dicastero delle cause dei santi a promulgare i decreti riguardanti alcuni beati.

L’esperto: “Situazione grave, ma il Papa ha una tempra forte”

La situazione del Pontefice “resta sicuramente grave e importante ma non direi critica e, al momento, non ritengo vi siano segnali di una condizione di sepsi iniziale”, spiega all’Ansa il presidente della Società italiana di geriatria e gerontologia (Sigg), Dario Leosco. Per il medico, Bergoglio “sta dimostrando di avere una tempra forte e sta reagendo, e questo è positivo. Ma questa condizione clinica potrebbe protrarsi a lungo. Gli episodi di crisi respiratoria che il Papa ha avuto – spiega Leosco – sono dovuti alla componente asmatica che provoca una restrizione delle vie respiratorie, ovvero una broncocostrizione. Quindi l’aggravamento riscontrato anche ieri non credo sia giustificato dal mancato controllo dell’infezione respiratoria, bensì dalla condizione dei bronchi che è critica e può essere controllata solo dalla somministrazione di farmaci cortisonici”.

Il fatto che il Pontefice “entri ed esca da questi quadri altalenanti di aggravamento della condizione respiratoria – rileva il geriatra – appare cioè più legato alla componente asmatica e potrebbe dunque non essere legato alla mancata risposta alla terapia antibiotica”. Quanto all’anemia, “l’infezione di per sè provoca una depressione dell’attività del midollo e quindi una riduzione della produzione di cellule sanguigne, così come il fatto che sia sottoposto a una terapia antibiotica massiccia”. A ogni modo, ribadisce l’esperto, “se si passa da una situazione instabile a una più stabile, come pare stia accadendo, credo che non ci siano degli elementi che possano far prevedere al momento una condizione di sepsi”.

Il rischio è però che il Pontefice perduri in questo quadro clinico ‘altalenante’ ma sostanzialmente critico: “Il superamento dell’attuale condizione di criticità – afferma Leosco – dipende dall’andamento dell’infezione polmonare che è espresso dagli indici infiammatori sistemici, quindi dall’emocromo, dai globuli bianchi e la proteina C reattiva. La risposta alla terapia antibiotica dipende dall’andamento di questi parametri, che al momento non sono resi noti nel bollettino. Sono dunque ore decisive per valutare la risposta alla terapia antibiotica”.  

preghiera per il Papa - AP Photo Kirsty Wigglesworth Associated Press LaPresse Only italy and Spain-2

Maratona di preghiera per il Papa

Per dimostrare vicinanza al Papa, è iniziata ieri era una sorta di “maratona” di preghiera per la sua salute. Ogni sera si reciterà il rosario in piazza San Pietro chiedendo la sua guarigione. Un’iniziativa organizzata anche nel resto d’Italia e che ricorda quanto accaduto venti anni fa, più o meno in questo stesso periodo, quando le persone si stringevano nella piazza per pregare per la salute di Giovanni Paolo II.

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