Mediobanca e Generali, il nodo dell’assemblea: Nagel punta sul mercato, ma i soci frenano

09.06.2025 11:02
Mediobanca e Generali, il nodo dell’assemblea: Nagel punta sul mercato, ma i soci frenano
Mediobanca e Generali, il nodo dell’assemblea: Nagel punta sul mercato, ma i soci frenano

 Redazione Economia   –   L’assemblea di Mediobanca, convocata per lunedì 16 giugno, si annuncia come uno snodo cruciale per le sorti dell’istituto guidato da Alberto Nagel, chiamato a ratificare l’offerta pubblica d’acquisto su Banca Generali. Sebbene il numero uno di Piazzetta Cuccia possa contare sul sostegno del mercato e sui pareri favorevoli di consulenti come Glass Lewis e Iss, l’esito della votazione resta incerto, con i principali azionisti – tra cui Francesco Gaetano Caltagirone e Delfin, il veicolo della famiglia Del Vecchio – che potrebbero opporre resistenza.

La partita, del resto, si gioca su più fronti. Banca Generali, attraverso una lettera dell’amministratore delegato Gian Maria Mossa, ha già fatto sapere di non ritenere “né necessario né opportuno” partecipare a un eventuale accordo a tre con Mediobanca e Generali, lasciando così cadere le ipotesi di collaborazione su bancassicurazione e wealth management. Una presa di posizione che, se da un lato raffredda le ambizioni di Nagel, dall’altro getta ulteriore benzina sul dibattito intorno all’Ops, già complicata dalla cosiddetta “passivity rule”.

Mediobanca, infatti, è attualmente sotto la scure delle normative del Testo Unico della Finanza, essendo a sua volta oggetto di un’offerta pubblica di scambio da parte di Monte dei Paschi di Siena. Una situazione che impone vincoli stringenti su qualsiasi operazione in grado di alterarne il patrimonio, aggiungendo un ulteriore livello di complessità alla già intricata vicenda.

Sullo sfondo, mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani esprime perplessità sull’eventuale applicazione del Golden Power, emerge la figura di Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, spesso indicato come possibile ago della bilancia in questo braccio di ferro finanziario. Il banchiere, che ha mantenuto un profilo basso, potrebbe rappresentare un elemento determinante nelle prossime mosse, anche se al momento preferisce non schierarsi pubblicamente.

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