Misure a tempo e limitate: mancano i fondi. Ma ci saranno delle novità per consumatori e imprese, ecco quanto si risparmia
Gli aumenti delle bollette di luce e gas spingono il governo Meloni ad agire con un decreto per abbassare i prezzi. Tuttavia, le risorse sono limitate rispetto alla platea e alle richieste delle opposizioni o delle associazioni dei consumatori. Così, bonus e sconti non saranno per tutti e si concentreranno su determinate categorie di famiglie e imprese. Giorgia Meloni aveva rinviato lo scorso Consiglio dei ministri perché insoddisfatta delle misure messe sul tavolo, fatto rivelatore delle difficoltà a reperire i fondi per provvedimenti “soddisfacenti”. Ma, alla fine, qualcosa davvero cambierà per le bollette di luce e gas nei mesi a venire del 2025: e i mercati potrebbero anche essere dalla parte del governo.
Il bonus sociale per le bollette si allarga: a chi va da marzo 2025
Buona parte dei circa 3 miliardi reperiti dal ministero dell’Economia di Giancarlo Giorgetti verrà dedicata al bonus sociale per le bollette. Lo sconto esiste già, ma al momento riguarda solo consumatori e nuclei familiari in condizioni di svantaggio fisico o economico con un massimo di 3 figli a carico e una soglia Isee massima di 9.530 euro, che diventa di 20.000 dai 4 figli in su.
Ora, il nuovo decreto bollette dovrebbe alzare la soglia Isee necessaria fino a 25.000 euro, per una platea potenziale che, secondo gli ultimi dati Inps disponibili, includerebbe oltre 7 milioni di nuclei familiari. L’intervento – che costerà tre miliardi alle casse dello Stato – in media porterà un risparmio di 200 euro, ma sarà a tempo: si parla di tre mesi.
Oltre al bonus sociale resta il “Servizio a tutele graduali”, lo strumento predisposto da Arera per “accompagnare” gli utenti vulnerabili nel passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell’energia elettrica: sono oltre 11 milioni tra over 75 anni, disabili, percettori del bonus e altre categorie svantaggiate previste.