Negoziati Russia-Ucraina, oggi il summit a Parigi: l’Europa rischia di non sedersi al tavolo

17.02.2025
Negoziati Russia-Ucraina, oggi il summit a Parigi: l'Europa rischia di non sedersi al tavolo
Negoziati Russia-Ucraina, oggi il summit a Parigi: l'Europa rischia di non sedersi al tavolo

Un incontro urgente per “portare i leader europei a fare di più sul fronte della sicurezza”. Gli Usa intanto provano a rassicurare: “I contatti con Mosca sono preliminari, l’Ue sarà inclusa”. Macron gioca da protagonista e sente il principe saudita Bin Salman

Il protagonismo di Donald Trump nell’intavolare le trattative con la Russia schiaccia l’Europa su una posizione marginale, con il rischio di trovarsi ad essere spettatrice del tavolo negoziale per una guerra che ha invece sostenuto lautamente. Dopo la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, Macron ha così chiamato a raccolta a Parigi i Paesi europei per un incontro informale che possa definire una strategia comune per un cessate il fuoco in Ucraina.

Presente Giorgia Meloni, che non a caso ha congelato gli impegni previsti per lunedì 17 febbraio in attesa che l’incontro venisse ufficializzato. Insieme a lei i capi di governo di Germania, Regno Unito, Spagna, Paesi Bassi Polonia e Danimarca, oltre ai vertici delle istituzioni europee, Costa, Von der Leyen e il segretario della Nato Mark Rutte.

Il ruolo dell’Ue e il nodo del rapporto Meloni-Trump

L’Eliseo ha colto l’opportunità di mostrare un certo attivismo e afferma di “voler portare i suoi leader a fare di più e meglio sul fronte della sicurezza”. La difesa comune europea, slegata almeno in parte dall’alveo Nato e statunitense, è il grande tema che sta dietro alle trattative russo-ucraine. 

Bruxelles potrebbe puntare a far valere le sanzioni imposte alla Russia per avere voce in capitolo, ma una strategia comune da parte dei Paesi europei non è affatto scontata. A partire proprio dall’Italia, con Meloni alla ricerca di un equilibrio tra il rapporto privilegiato con Trump e l’unitarietà con gli altri Paesi europei.

Negoziati a guida Washington-Mosca: al via i colloqui a Riad

Il dato evidente resta la guida Washington-Mosca nell’avvio dei negoziati. Dopo la telefonata Trump-Putin, sono stati fissati già a domani, 18 febbraio, dei colloqui preliminari a Riad tra funzionari russi e statunitensi volti a stabilire i termini di un cessate il fuoco.

A gettare in allarme i Paesi europei sono state le parole dell’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina e la Russia, Keith Kellogg. L’alto funzionario americano ha dichiarato di non vedere l’Europa al tavolo dei negoziati tra Mosca e Kiev in quanto gli Stati Uniti non avrebbero intenzione di ripetere il ‘formato Minsk’, quando al tavolo delle trattative era seduto un gran numero di partecipanti. 

23130063_medium
Zelenskyy alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco

“Vi dico onestamente cosa succederà. Abbiamo esaminato il problema di Minsk II. C’erano molte persone al tavolo e non hanno avuto alcuna opportunità di unirsi al processo di pace: non ha funzionato. Non ripeteremo Minsk”, ha spiegato Kellogg durante un pranzo a margine della Conferenza di Monaco. L’inviato speciale ha affermato che in sede di trattative si terrà conto degli interessi dell’Europa, ma ha escluso la presenza fisica di rappresentanti europei.

Rubio rassicura l’Europa, Macron chiama Bin Salman

Dopo le sue parole, il segretario di Stato Usa Marco Rubio prova a rassicurare l’Europa parlando dall’Arabia Saudita, dove è già arrivato per l’inizio dei colloqui con la delegazione russa. 

23062523_medium
Trump e il principe saudita Bin Salman

L’Ucraina come i Paesi europei prenderanno parte a “negoziazioni reali” per la fine del conflitto, ha spiegato Rubio alla Cbs, assicurando che i contatti diretti tra Usa e  Russia non manifestano la volontà di escludere i partner europei dalle trattative. Si è trattato, ha spiegato ancora, di un tentativo iniziale fatto dall’amministrazione Usa per sondare la reale disponibilità al dialogo del Cremlino.

A prescindere dalle rassicurazioni statunitensi, Macron non esita a dare un ulteriore segno di attivismo decidendo di interloquire con il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman, personaggio chiave anche per gli equilibri in Medio Oriente.

22971578_medium
Incontro Zelensky-Macron a Bruxelles

Il presidente francese ha spiegato di aver “parlato con il principe ereditario di Russia-Ucraina e del ruolo che l’Arabia Saudita potrebbe svolgere nel promuovere una pace solida e duratura, con gli europei al centro del processo”.

Aggiungi un commento

Your email address will not be published.