Novak Djokovic: “Non ho mai mutato il mio approccio con Federer e Nadal, loro…”

16.06.2025 14:05
Novak Djokovic: "Non ho mai mutato il mio approccio con Federer e Nadal, loro..."

L’epopea dei Big 3 ha segnato un’era indimenticabile nel tennis, caratterizzata da due decenni di sfide tra tre icone di questo sport. Il legame tra Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer è spesso visto come quello di tre rivali sul campo, ma amici nella vita privata, riporta Attuale.

Tuttavia, quando Nole è entrato nel circuito, essendo più giovane rispetto agli altri due, ha dovuto affrontare l’etichetta di “cattivo”, giunto per interrompere un secolare dualismo. In un’intervista al programma di successo serbo Neuspjeh prvaka, il 24 volte campione Slam ha condiviso alcuni pensieri interessanti sull’evoluzione della sua relazione con Nadal e Federer.

Le riflessioni di Novak Djokovic

Il tennista serbo ha rivelato come all’inizio della sua carriera abbia avvertito l’atteggiamento ostile dei due campioni: “È stato frustrante, percepivo che cercavano di escludermi dalla loro storia. Hanno sviluppato una rivalità notevole, poiché Rafa si era affermato qualche anno prima di me, e all’improvviso mi sono presentato sostenendo di voler essere il migliore al mondo, consapevole di poterlo diventare. Questo non è stato ben accolto né da loro, né dall’intero ambiente del tennis. Rafa e Roger provengono da nazioni europee forti, associate a valori come la pace e l’uguaglianza. Tuttavia, nel mondo esistono molte identità culturali e si avverte che le divisioni e il razzismo persisteranno; non dico che sia stata la mia esperienza personale, ma è una realtà che esiste.”

Djokovic ha proseguito, spiegando di avere sempre dimostrato ammirazione per entrambi: “Ho sempre rispettato il loro talento, erano i miei modelli. Sapevo che dovevo batterli per affermarmi. Comprendo che potrebbe non essere stato politicamente corretto sfidarli così esplicitamente. Non ho mai proferito parole negative nei loro confronti, ma il sistema, i media e gli sponsor hanno cominciato a plasmare un’immagine negativa di me. Mi sentivo come un inverno indesiderato; non capivo perché non piacesse quando desideravo creare un legame con i tifosi che andasse oltre il tennis. In un momento, ho cercato una connessione emotiva, ma poi ho realizzato che dovevo rimanere fedele a me stesso e alla mia personalità.”

Infine, il numero cinque del mondo ha concluso parlando di come il loro legame sia cambiato nel tempo: “Non ho mai mutato il mio atteggiamento verso Rafa e Roger. Quando hanno deciso di mantenere le distanze, ho accettato la situazione. Ma quando hanno scelto di avvicinarsi, li ho accolti con calore. Ho spesso detto che con il loro ritiro ho perso una parte di me; anche l’anno scorso, mentre Rafa iniziava a preparare il suo ritiro, mi sono sentito diverso. È evidente che hanno avuto un ruolo cruciale nel mio sviluppo come tennista, contribuendo a migliorarmi costantemente, specialmente dal 2011.”

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