Per la prima volta in Europa l’energia solare supera il carbone

23.01.2025
Per la prima volta in Europa l'energia solare supera il carbone
Per la prima volta in Europa l'energia solare supera il carbone

Secondo uno studio del thinktank climatico Ember, i pannelli fotovoltaici hanno generato l’11 per cento dell’elettricità dell’Ue nel 2024, mentre le centrali fossili il dieci

Per la prima volta in Europa il solare ha superato il carbone come fonte utilizzata per produrre elettricità, in quella che viene definita una “pietra miliare” per la transizione verso l’energia pulita.

Secondo i dati del thinktank climatico Ember, i pannelli fotovoltaici hanno generato l’11 per cento dell’elettricità dell’Ue nel 2024, mentre le centrali elettriche a carbone hanno generato il 10. In generale il ruolo del gas fossile è diminuito per il quinto anno consecutivo, arrivando a coprire il 16 per cento del mix elettrico. “È una pietra miliare”, ha esultato Beatrice Petrovich, coautrice del rapporto. “Il carbone è il modo più antico di produrre elettricità, ma anche il più sporco. Il solare è l’astro nascente”.

Il declino del carbone

L’industrializzazione dell’Europa è stata alimentata dal carbone, ma questo combustibile ha prodotto più inquinamento da riscaldamento del pianeta di qualsiasi altra fonte energetica. Il consumo di carbone nel settore energetico dell’Ue ha raggiunto il picco nel 2007 e da allora si è dimezzato. Allo stesso tempo, le fonti pulite di elettricità hanno avuto un boom. L’energia eolica e solare è salita al 29 per cento della produzione di elettricità del blocco nel 2024, mentre l’energia idroelettrica e nucleare hanno continuato a rimbalzare dai minimi del 2022.

Il grafico del think tank Ember sulla produzione di energia
Il grafico del think tank Ember sulla produzione di energia

Il rapporto attribuisce l’aumento del solare (la fonte di energia in più rapida crescita lo scorso anno) a una quantità record di nuovi pannelli, nonostante l’Europa abbia ricevuto meno sole rispetto all’anno precedente. Il rapporto ha rilevato che la quota del carbone è diminuita in 16 dei 17 Paesi che ancora lo utilizzano nel 2024. Secondo il rapporto, il combustibile è diventato “marginale o assente” nella maggior parte dei sistemi.

La Germania e la Polonia, i due Paesi che bruciano la maggior parte del carbone in Europa, sono tra quelli che hanno registrato un passaggio a fonti di energia più pulite. La quota di carbone nella rete elettrica tedesca è diminuita del 17 per cento rispetto all’anno precedente, mentre in Polonia è scesa dell’8 per cento, secondo il rapporto. Anche il gas fossile ha continuato a subire un “declino strutturale”, diminuendo in 14 dei 26 Paesi che utilizzano il gas.

Merito del Green Deal

Il Green Deal europeo “ha prodotto una profonda e rapida trasformazione del settore energetico dell’Ue”, afferma lo studio che spiega che “trainate dall’espansione dell’energia eolica e solare, le rinnovabili sono passate da una quota del 34 per cento nel 2019 al 47 per cento nel 2024, mentre la quota dei combustibili fossili è scesa dal 39 per cento al minimo storico del 29 per cento”. L’energia eolica è rimasta la seconda fonte di energia al di sopra del gas e al di sotto del nucleare.

La produzione di energia elettrica da gas è diminuita per il quinto anno consecutivo, nonostante una lieve ripresa della domanda di elettricità. In cinque anni di Green Deal europeo, l’aumento della produzione eolica e solare è la ragione principale del calo della produzione fossile. Senza la capacità eolica e solare aggiunta dal 2019, l’UE avrebbe importato 92 miliardi di metri cubi in più di gas fossile e 55 milioni di tonnellate in più di carbone fossile, con un costo di 59 miliardi di euro.

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