L’Antitrust mette la lente sui libri scolastici, un mercato del valore di circa un miliardo su cui l’Authority intende approfondire le dinamiche concorrenziali e gli aspetti critici come i prezzi, le modalità di distribuzione, le frequenti nuove edizioni dei testi
L’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha avviato una indagine sull’editoria scolastica in Italia: sotto l’attenzione degli inquirenti le criticità che da tempo vengono segnalate dalle famiglie alle prese con diverse difficoltà nel reperimento dei testi scolastici e manuali che, oltre a pesare sul portafogli, molto spesso vengono cambiati per via di minime modifiche.
Sotto indagine dell’Antitrust le pubblicazioni e gli ausili destinati a studenti e a docenti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado: un mercato che vale circa un miliardo di euro l’anno con circa 7 milioni di studenti e un milione di docenti.
L’indagine “intende approfondire le dinamiche concorrenziali dei mercati interessati e una serie di criticità oggetto di ricorrente considerazione pubblica, come l’andamento dei prezzi, le modifiche frequenti delle edizioni, le difficoltà di approvvigionamento e delle modalità di distribuzione, le possibili rigidità nelle modalità di adozione scolastica, anche considerando le innovazioni tecnologiche nel settore, soprattutto per quanto riguarda la combinazione dei formati cartaceo-digitale e la circolazione dei diritti di proprietà delle edizioni digitali”.
L’indagine dell’Antitrust
Nel provvedimento che da avvio alle indagini dell’Autorità si leggono già alcune evidenze come la “forte e crescente concentrazione, con la presenza di alcuni grandi gruppi editoriali come Mondadori, Zanichelli, Sanoma e La Scuola”. Secondo l’autorità la filiera dei libri scolastici dovrebbe essere assimilabile a quella dei medicinali soggetti a prescrizione in quanto chi sceglie i libri (cioè i docenti) non sostiene i costi e chi li paga (le famiglie e le amministrazioni pubbliche) non è l’utilizzatore.
Un’altra peculiarità è rappresentata dalla intermedizione della domanda con la promozione dei libri da adottare da parte di informatori editoriali, spesso organizzati in forma di agenzie indipendenti ma fortemente condizionate dai rapporti intercorrenti con gli editori, e con l’adozione che è prerogativa del collegio docenti di ogni istituto scolastico: quest’ultimo vi provvede deliberando a maggioranza assoluta in maniera vincolante per tutta la durata del ciclo educativo del libro, limitando di fatto la scelta dei singoli docenti.
L’Antitrust mette in evidenza i ricorrenti i ritardi nella fornitura dei libri di testo in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico mentre una specifica attenzione sarà riservata al mercato dell’usato, alle “false nuove edizioni” e alle modalità alternative di utilizzo (noleggio, comodato d’uso) che non hanno “sin qui trovato sostanziale sviluppo nel contesto nazionale”. Gli e-book e il downloading delle copie sui internet sono altri aspetti che l’Autorità intende approfondire nell’indagine che si chiuderà il 10 settembre 2025.
La tassa occulta sulla scuola
“Speriamo che con l’aiuto dell’Antitrust si decida a eliminare ogni vincolo agli sconti sui libri scolastici” spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori che da tempo si batte contro il divieto di sconti sui libri scolastici: “Una tassa occulta a danno dei consumatori”.
A chiedere un impegno del governo per calmierare i prezzi è Assoutenti che con il presidente Gabriele Melluso propone un “kit scuola” per aiutare le famiglie meno abbienti. “Sul fronte dei libri, invece, è necessario sanzionare pesantemente le scuole che sforano i tetti ministeriali, e gli stessi istituti scolastici devono attivarsi per aiutare le famiglie a risparmiare sull’acquisto dei libri, incentivando scambi tra studenti e potenziando le biblioteche scolastiche” spiega Melluso.
Assoutenti diffonde inoltre una guida pratica per aiutare le famiglie a risparmiare fino al 50% sull’acquisto dei libri di testo:
- Non acquistare tutto e subito. Verificare la lista dei libri scelti dagli insegnanti per capire quali testi devono essere acquistati nuovi e per quali invece si può ricorrere all’usato;
- Rivolgersi ai mercatini dell’usato per trovare testi scontati anche del 50%, verificando però con attenzione le condizioni dei libri; –
- Nei negozi online è possibile acquistare libri di testo nuovi con sconti dal 15% al 40% rispetto alle librerie tradizionali;
- Anche i grandi supermercati vendono libri scolastici, e in tali esercizi il risparmio può raggiungere il 20%;
- Utilizzare siti web, gruppi social e app dedicati allo scambio di libri e alla vendita di testi usati;
- Scegliere un ebook consente di contenere la spesa in media del 15-20% rispetto all’edizione cartacea.