Non si spengono le polemiche tra governo e magistratura. Dopo la decisione del Tribunale di Roma di rimbarcare i migranti trasferiti nei centri albanesi e le polemiche sul processo “Open Arms”, la premier posta la mail di un giudice che l’attacca
Si alzano i toni dello scontro tra governo e magistratura. Se i leghisti parlano di “processo politico” per quanto riguarda la vicenda “Open Arms” che vede imputato Matteo Salvini e il ministro della Giustizia Nordio definisce “abnorme” la sentenza del Tribunale di Roma che, di fatto, svuota temporaneamente i nuovi centri per migranti in Albania, a rincarare la dose ora c’è anche la premier.
Il post social delle polemiche di Meloni
Nella giornata di oggi, domenica 20 ottobre, Giorgia Meloni posta dai suoi social uno scoop del quotidiano “Il Tempo”, Parliamo di una mail scambiata tra un magistrato di “Magistratura democratica” e i colleghi dell’Anm (Associazione Nazionale magistrati) all’indomani dello stop del tribunale di Roma al trattenimento dei migranti nei centri del governo in Albania.
“Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte, e anche molto più pericolosa la sua azione (…)” questo il contenuto della missiva estrapolato nel post social della premier. Il termine di paragone della mail è ovviamente l’ex leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.
Un post a cui fanno seguito i commenti dei colleghi di governo. “Nessuno scheletro nell’armadio! Non ci pieghiamo: se gli italiani avessero voluto politici subordinati alla magistratura avrebbero potuto votare il Pd!” scrive il sottosgretario Andrea Del Mastro. “Siamo alla sovversione dello stato democratico. Pezzi della magistratura che tentano in tutti i modi di sovvertire l’ordine Costituzionale” gli fa eco il senatore di Fdi Marco Lisei. Per il viceministro delle Infrastrutture Galezzo Bignami invece, i magistrati “hanno un disegno chiaro: bloccare il Governo. Non glielo consentiremo”. E i toni si accendono in una giornata in cui lo scontro tra magistratura e maggioranza aveva toccato già livelli alti.
Anm: “Da Nordio toni senza precedenti”
Sì, perché nella giornata di oggi, domenica 20 ottobre, il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, a Skytg24, era ritornato sulle parole di Nordio all’indomani dello stop al ricollocamento dei migranti in Albania. Il ministro aveva parlato di “sentenza abnorme” e di “provvedimenti” da prendere da parte del governo.
“Sono basito che il ministro della Giustizia ricorra a questa categoria dell’abnormità, che per i tecnici richiama a possibili responsabilità disciplinari. Come se il ministro avesse inteso dire ai colleghi del tribunale di Roma: ‘se non provvedete secondo i miei desiderata, quelli del governo, sono pronto a un’azione disciplinare’. Questo significa richiamare alla categoria dell’abnormità – ha incalzato Santaucia – In questo clima accesissimo io sono fortemente preoccupato perché noto toni di aggressione al lavoro giudiziario che non hanno precedenti, faccio un appello a tutti perché si ritorni a usare la ragione e qui la ragione è che il diritto vada applicato da tutti” aveva chiosato il presidente dell’Anm.
Un appello caduto evidentemente nel vuoto con il post della premier. Che alza nuovamente i livelli dello scontro tra governo e magistratura.