La disciplina militare al servizio dell’ordine pubblico
Firenze, 1 luglio 2025 – Durante la cerimonia di avvicendamento al vertice del comando interregionale Vittorio Veneto, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, generale Salvatore Luongo, ha rilasciato una dichiarazione significativa sul concetto di disciplina: “Nella nostra carriera ci siamo confrontati con molte definizioni alcune auliche e altre didascaliche. Per me, sostanzialmente, la disciplina è il collante di un’organizzazione complessa, specialmente se gerarchicamente strutturata”. Queste parole risuonano particolarmente in un momento in cui l’istituzione affronta sfide complesse e delicate, riporta Attuale.
Il generale Luongo ha sottolineato che la disciplina non deve essere intesa come semplice osservanza di regole, ma come una consapevole condivisione di un ideale superiore. Questo spirito guida il comportamento di ogni carabiniere, trascendendo il mero interesse personale. Durante il suo intervento, ha fatto riferimento anche alla recente rimozione del generale Pietro Oresta, comandante della Scuola allievi brigadieri e marescialli di Firenze, le cui dichiarazioni sul benessere degli allievi hanno sollevato interrogativi e polemiche.
Luongo, parlando dalla storica sede di Prato della Valle, ha voluto evidenziare l’importanza della disciplina militare: “È l’ordinata adesione a un codice di norme e valori”, ha spiegato, “che, nell’ambito militare, si traduce in dovere morale e in un atto di fedeltà assoluta”. Il generale ha descritto questo principio come “la forza silenziosa che regola l’agire, la virtù interiore che rende coesi i ranghi”, trasformando ciascun individuo in componente attiva e responsabile di un organismo più grande, un sistema pulsante al servizio della collettività.
La controversia riguardante Oresta è esplosa lunedì, quando alcuni spezzoni video del suo discorso sono stati condivisi sui social. Durante l’intervento, il generale ha sostenuto che “aiutare un anziano ad attraversare la strada ha più impatto di trovare 300 tonnellate di cocaina e arrestare 20 persone”. Ha poi affermato: “Sappiate che è impossibile che vi venga chiesto qualcosa che non si possa fare” e ha ribadito l’importanza del benessere personale, sottolineando che “la nostra vita è superiore a qualunque istruzione o procedura”. Infine, ha lasciato intendere un certo disprezzo per figure iconiche del mondo della giustizia, dichiarando: “Batman, Robin, Rambo. Non ce ne frega niente…”.
Queste affermazioni non sono state ben accolte dai vertici dell’Arma, che domenica pomeriggio hanno deciso di sollevarlo dall’incarico, mettendolo a disposizione del comando in attesa di un eventuale nuovo ruolo. La situazione ha riacceso un dibattito sulla leadership e sull’etica professionale all’interno delle forze dell’ordine, evidenziando la complessità del compito di mantenere un equilibrio tra le esigenze operative e il benessere degli individui.