Ripensare la scuola in un contesto di crescente utilizzo dell’IA in Italia

19.08.2025 06:05
Ripensare la scuola in un contesto di crescente utilizzo dell'IA in Italia

Il Futuro della Didattica: L’Intelligenza Artificiale Come Strumento di Innovazione

Il 2025 segna un punto di svolta nella didattica italiana, con l’emergere dell’intelligenza artificiale (IA) come elemento centrale nelle pratiche educative. La recente affermazione del docente e scrittore Enrico Galiano, che ha utilizzato ChatGpt in un compito scolastico, evidenzia la necessità di ripensare un sistema educativo sempre più influenzato dalla tecnologia, riporta Attuale.

Secondo un’indagine condotta da Tgm Research per NoPlagio, il 75% degli studenti italiani utilizza strumenti di IA per svolgere i compiti scolastici, mentre il 59% ammette di farne uso per scrivere temi. Tuttavia, molti studenti non vedono l’IA come una scorciatoia, ma piuttosto come un supporto utile: il 76% la impiega per la ricerca di informazioni e il 42% per apprendere meglio.

Galiano sottolinea le potenzialità dell’IA anche per gli insegnanti: “Utilizzo già strumenti di IA per la correzione dei compiti”, spiega. Per gestire 21 studenti, afferma, sarebbe necessario un tempo considerevole dedicato ad analizzare ciascun elaborato. Introducendo l’IA nelle correzioni, gli studenti possono ricevere feedback in modo più distaccato e costruttivo, senza percepire un giudizio personale.

Le esperienze educative in evoluzione non si limitano all’Italia. Recentemente, il robot umanoide Captcha, sviluppato dalla start-up di Hong Kong Hidoba Research, ha tenuto una lezione in una scuola secondaria del nord della Germania, dimostrando come l’IA possa già essere integrata nelle aule di oggi. Le potenzialità di automazione nell’insegnamento potrebbero alleggerire il carico di lavoro degli insegnanti, permettendo una personalizzazione dell’istruzione. Tuttavia, il ruolo umano rimane cruciale nel promuovere la curiosità e la passione per l’apprendimento.

Tuttavia, nonostante l’integrazione dell’IA nella vita scolastica, il 75% degli insegnanti afferma di non aver ricevuto una formazione adeguata per utilizzare efficacemente questi strumenti. Galiano avverte: “Se non si interviene subito, il rischio è di allontanarsi sempre di più dai giovani e dalle tecnologie con cui sono a loro agio”. Infine, evidenzia l’importanza di mantenere alcune tradizioni educative, come l’insegnamento della scrittura corsiva e la memorizzazione di poesie, per garantire un approccio equilibrato all’innovazione.

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