Redazione
Il presidente francese ha anche detto che spera nella tregua olimpica: «Chiederò aiuto alla Cina». E poi: «Israele ci sarà»
«C’è un piano B e anche dei piani C nel caso di preoccupazioni per il suo svolgimento sul piano della sicurezza»: questa la risposta del presidente francese, Emmanuel Macron, a una giornalista Rmc e Bfmt che gli ha chiesto – a 100 giorni dai Giochi di Parigi 2024 – se ci siano dei progetti alternativi nel caso di rischi per la cerimonia di apertura del 26 luglio sulla Senna. «Li prepariamo in parallelo» e «faremo un’analisi in tempo reale» dei rischi.
Rispondendo in diretta a un’ascoltatrice preoccupata alla quale è stata data la parola per una domanda al presidente, ha risposto: «Signora – ha detto Macron – se c’è un posto dove suo figlio sarà al sicuro, è lì», alla cerimonia sulla Senna, dove saranno schierati «mezzi dell’intelligence e dei servizi di informazione che saranno predisposti con giorni di anticipo». In caso di minaccia terroristica elevata, la cerimonia di apertura sarebbe «limitata al Trocadero» o addirittura al solo Stade de France per precauzione. Ma «possiamo farcela e ce la faremo», ha detto l’inquilino dell’Eliseo, ponendo l’accento in particolare sui «mezzi di intelligence» necessari per garantire la sicurezza della cerimonia.
Macron ha anche detto che spera in una tregua durante i Giochi, che si svolgeranno dal 26 luglio all’11 agosto, per far ciò chiederà al presidente cinese Xi Jinping di aiutarlo su questo tema. Israele sarà invitato a partecipare «perchè vittima di un attacco», mentre sarà esclusa la Russia.
Alla vigilia dell’inizio dei Giochi si terrà un «summit internazionale» con il Comitato Olimpico, che si concentrerà in particolare su sport, alimentazione e istruzione. «Tutti gli obiettivi delle Nazioni Unite per dare ai nostri giovani un futuro migliore», ha spiegato Macron.
Fonte: LaStampa
