Rissa alla Camera, deputato M5s portato via in carrozzina: “Colpito con un pugno, sono crollato”

13.06.2024
Rissa alla Camera, deputato M5s portato via in carrozzina: "Colpito con un pugno, sono crollato"
Rissa alla Camera, deputato M5s portato via in carrozzina: "Colpito con un pugno, sono crollato"

Il parapiglia è iniziato quando Leonardo Donno dei 5 Stelle si è avvicinato ai banchi del governo con una bandiera tricolore. Infortunato anche un commesso. Braga (Pd): “Aggressione squadrista del leghista Iezzi”. Mollicone (FdI): “Nessun contatto fisico, ha fatto una sceneggiata”. Schlein: “Fatti gravissimi”. Una commessa: “In 19 anni mai visto nulla di simile”

Furibonda rissa in aula alla Camera dove si discuteva il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata. Le immagini che arrivano da Montecitorio parlano da sole: sono volati spintoni e a quanto riferito dai parlamentari presenti anche dei pugni. A farne le spese è stato il deputato del Movimento 5 Stelle Leonardo Donno, aggredito dopo essersi avvicinato ai banchi del governo con una bandiera tricolore. “Un deputato della Lega gli ha dato due pugni in testa”, denuncia il parlamentare di Avs Marco Grimaldi. Nell’Aula di Montecitorio sono intervenuti i sanitari che hanno portato via Donno in carrozzina per medicarlo. 

Anche un commesso si è infortunato durante gli scontri in aula alla Camera. L’assistente parlamentare è stato portato via a braccia da alcuni colleghi. Dall’opposizione attaccano il deputato della Lega Igor Iezzi: “Si è superato ogni limite” dice Chiara Braga presidente deputati Pd, che parla di “un’aggressione squadrista verso il collega dei 5 stelle da parte del leghista Iezzi. Ora c’è la capogruppo e noi diremo che non possiamo accettare che si riprendano i lavori prima che vengano presi provvedimenti”. “In diciannove anni di servizio non ho mai visto nulla di simile” commenta invece una commessa uscita dall’aula visibilmente turbata. “Al massimo qualche spintone ma questo è davvero troppo”. 

Così è partita la rissa alla Camera

Come racconta Fabio Salamida, durante il dibattito sul dl Calderoli il clima si è fatto via via più caldo. I deputati dell’opposizione hanno esposto il tricolore come simbolo di unità nazionale per protestare contro il disegno di legge che introduce l’autonomia differenziata. Tutte le opposizioni si sono poi unite intonando l’inno d’Italia e Bella Ciao. “Mentre cantavamo l’inno d’Italia, deputati della Lega facevano il segno della X Mas” denuncia il deputato di Avs Angelo Bonelli. “Un oltraggio alla Repubblica e alla bandiera che va perseguito”. Poco dopo il deputato leghista Domenico Furgiuele è stato espulso dal presidente Fontana proprio per aver fatto il segno della “X” con le braccia. “L’ho fatto per dire che non mi piace Bella ciao”, ha replicato ai cronisti il parlamentare leghista. A un certo punto Donno si è avvicinato ai banchi del governo per portare una bandiera, ma il gesto è stato evidentemente letto come una provocazione. Ed è partita la rissa.

Il racconto di Donno: “Colpito allo sterno, non riuscivo a respirare”

“Mi sono avvicinato al ministro Calderoli, volevo solo consegnargli il tricolore. Niente di più. Poi c’è stato il caos” racconta Leonardo Donno all’Adnkronos. “Tra i vari calci mi è arrivato anche un pugno fortissimo allo sterno e sono crollato perché non riuscivo a respirare. Mi sono spaventato. Fortunatamente i medici, che ringrazio, mi hanno assistito immediatamente. Ho fatto 7-8 volte l’elettrocardiogramma perché ero agitato. Ora sto meglio, ho preso anche un antidolorifico”. 

Non è chiaro chi abbia sferrato il colpo che ha raggiunto il parlamentare allo sterno. “Non sono riuscito a capire bene nella confusione”. Donno tira però in ballo alcuni “parlamentari di Lega e Fratelli d’Italia” tra cui Vincenzo Amich e lo stesso Iezzi. “Mi hanno detto che ci sono dei video”. E ancora: “Ho il referto, spero si prendano provvedimenti serissimi e che questa gente non entri più in Parlamento. Soprattutto, provvederò con i legali ad accertare tutti i fatti e a denunciare chi mi ha aggredito, perché è una cosa inaccettabile e vergognosa”

La versione di Amich: “Ho cercato di dividere, Donno ha provocato”

Vincenzo Amich, deputato di Fdi, respinge le accuse e racconta la sua versione dei fatti: ”C’è stata una provocazione da parte di Donno che è sceso tra i banchi col tricolore per andare incontro a un uomo di 75 anni e ministro, Calderoli”. Un gesto, secondo Amich, “di mancanza di rispetto e questo ha comportato una sorta di parapiglia. Io d’istinto ho visto la scena e sono sceso dai banchi per cercare di dividere le persone. Per fortuna ci sono i video, si vede chiaramente che ci sono tutti i commessi davanti e io cerco di dividere”. 

E a chi lo accusa di aver sferrato dei pugni Amich risponde. ”Ho letto, per fortuna ci sono le immagini, io credo che Donno non sia stato minimamente toccato perché aveva tutte le persone davanti a lui”, assicura Amich che aggiunge: ”Magari nel parapiglia, nel dividerlo, ha percepito dei colpi ma io non ho dato assolutamente calci o pugni a Donno’. Io sono sceso dai banchi per cercare di sedare la situazione”. 

Le reazioni, Mollicone (FdI): “Una sceneggiata”. Schlein: “Fatti gravissimi”

Dalla maggioranza minimizzano. Il capogruppo alla Camera della Lega Riccardo Molinari parla di ”dinamiche parlamentari…”, mentre secondo  l’esponente di FdI Federico Mollicone “tutto è iniziato con il gesto irrispettoso e oltraggioso di Donno” che “in maniera sarcastica e irrispettosa voleva mettere sulle spalle di Calderoli la bandiera italiana. A quel punto è scattato il parapiglia ma senza contatto fisico”. Mollicone non ha dubbi quando gli hanno chiesto se l’esponente pentastellato è stato colpito dal leghista Igor Iezzi: ”Donno si è buttato a terra e ha fatto una sceneggiata…”.

“Fatti gravissimi” commenta invece la segretaria del Pd Elly Schlein. “Non è possibile riprendere i lavori in questo clima di crescente violenza verbale e addirittura fisica”. La leader dem ricostruisce così la giornata convulsa vissuta alla Camera: “Prima la destra ha intimato a Braga di stare zitta, poi un deputato della Lega è stato espulso per aver fatto per tre volte il simbolo della Decima Mas, infine l’aggressione fisica, violentissima con pugni ripetuti a un parlamentare del M5S”, dice Schlein. “A 100 anni dall’omicidio Matteotti non si devono e non si possono vedere queste immagini, non pensino di fermare i nostri diritti di opposizione contro le riforme con cui stanno stravolgendo l’Italia”. 

“Quello che è successo è indegno per questa aula” dice Vittoria Baldino dei 5 Stelle ai cronisti alla Camera. “Il collega Donno stava semplicemente consegnando il tricolore al ministro Calderoli ed è stato brutalmente aggredito da parte di deputati della maggioranza. Chiediamo siano pesi provvedimenti immediati su questa aggressione indegna”. 

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