Salvini: «Stop ai permessi per gli islamici non rispettosi delle leggi italiane»

09.12.2025 10:25
Salvini: «Stop ai permessi per gli islamici non rispettosi delle leggi italiane»

Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha espresso fermamente la sua posizione contro la presenza islamica in Italia, dichiarando: «Stop a ogni permesso per gli islamici, finché non firmeranno un accordo con l’Italia e si impegneranno a rispettare le nostre leggi e tradizioni». Questa affermazione segue le rivelazioni del Giornale riguardanti una presunta “strategia islamista” che coinvolgerebbe alcuni esponenti del movimento musulmano attivi in giunte comunali del centrosinistra, riporta Attuale.

Salvini e l’Islam

Il Giornale sottolinea che l’intervento di Salvini è stato influenzato anche dal podcast di un attivista dei Giovani Musulmani d’Italia, che ha stimato un significativo aumento della popolazione musulmana in Italia entro il 2050, suggerendo l’emergere di un partito politico islamico competitivo. Ibrahim Youssef, nel suo podcast Strong Believer, ha menzionato l’elezione di Zohran Mamdani a sindaco di New York, suggerendo che la situazione in Italia potrebbe seguire un percorso simile: «Pensate al caso dell’Italia: oggi abbiamo dei partiti di destra che, quasi un secolo fa, erano coloro che sterminavano gli ebrei e invece ora promuovono lo Stato d’Israele. Hanno fatto un cambio radicale, enorme».

Le dichiarazioni di Salvini mirano a rafforzare la sua posizione in un contesto politico sempre più polarizzato, in cui le questioni legate all’immigrazione e all’identità culturale sono al centro del dibattito pubblico. Intanto, le forze politiche di opposizione hanno criticato la retorica del vicepremier, evidenziando come queste affermazioni rischino di alimentare divisioni e tensioni sociali.

Nel paese, altre figure politiche hanno risposto a queste affermazioni, sottolineando l’importanza dell’integrazione e del dialogo interreligioso per garantire una coesione sociale. La polemica suscita interrogativi sulla direzione che l’Italia prenderà in un contesto europeo sempre più diversificato e multiculturale, con la necessità di bilanciare sicurezza, rispetto delle tradizioni e valori democratici.

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