Nuovi sviluppi nel caso di Denisa Maria Paun e Ana Maria Andrei
Montecatini Terme (Pistoia), 13 giugno 2025 – Una svolta significativa è emersa nelle indagini riguardanti il caso di Denisa Maria Paun e Ana Maria Andrei, due escort uccise a distanza di quasi un anno. Il principale sospettato, Vasile Frumuzache, guardia giurata vivendo dal 2023 a Monsummano Terme (Pistoia), è stato al centro delle ricerche dei carabinieri. Dalle profonde buche scavate nel giardino dell’abitazione in cui resideva con la sua famiglia, sono emersi resti inquietanti, tra cui una vertebra umana e una ciocca di capelli. Inoltre, alcuni indumenti, come un paio di slip, sono stati rinvenuti sottoterra nella zona delle Panteraie a Montecatini Alto, precisamente dove Frumuzache ha ammesso di aver seppellito i corpi delle due donne, riporta Attuale.
Il vero colpo di scena è avvenuto sopra a un pozzo, dove sono stati recuperati resti di plastica e tessuto bruciato. Questi materiali potrebbero appartenere alla valigia contenente la testa di Denisa Paun, uccisa tra il 15 e il 16 maggio, nove mesi dopo la scomparsa di Ana Maria Andrei, ufficialmente avvenuta il primo agosto 2024. Nelle ricerche effettuate nei pressi della casa di Frumuzache sono stati anche ritrovati quattro coltelli bruciati e quattro telefoni cellulari, uno dei quali situato sotto il sedile della sua automobile. La Scientifica ha effettuato nuovi accessi nella proprietà, che attualmente è sotto sigilli.
I carabinieri del Sis, vestiti con tute bianche, hanno continuato a raccogliere prove, annotando appunti durante le loro operazioni. In un secondo momento, è intervenuta anche un’unità cinofila, il cane specializzato nel rintracciare tracce di sangue, che ha iniziato ad abbaiare all’interno dell’abitazione. L’area dietro il vigneto, dove si trova il pozzo citato nelle indagini, è stata dissequestrata per consentire ulteriori ricerche.
Le indagini hanno portato gli inquirenti a sospettare che Frumuzache possa avere delle complicità, nonché a ritenere plausibile che le sue vittime non si limitino a quelle già emerse. Emergerebbero quindi elementi legati a un potenziale serial killer che opererebbe all’interno di un circuito criminale internazionale coinvolto nello sfruttamento della prostituzione. Nel frattempo, l’area attorno a un casolare abbandonato di Montecatini ha visto un’intensa operazione di pulizia, ridonando visibilità a un territorio che era ricoperto da densa vegetazione, dove sono stati recentemente rinvenuti i corpi di Maria Denisa e Ana Maria. Sotto il manto di rovi, erbacce e canne di bambù, sono stati scoperti vari elementi, tra cui stracci e pezzi di valigia, non necessariamente riconducibili alle due donne.
L’abbandono prolungato di quest’area ha trasformato il luogo in una discarica non ufficiale. Gli oggetti rinvenuti, sebbene non sequestrati dagli investigatori, potrebbero appartenere a rifiuti tessili o relitti di valigie rubate, abbandonate qui in un contesto isolato. Ora, i ricercatori dovranno assemblare i diversi elementi raccolti in quello che sembra essere un intricato mosaico di indizi, che include anche uno slip femminile trovato mercoledì nei pressi del corpo di Ana Maria. Tuttavia, al momento gli inquirenti mantengono il silenzio riguardo a eventuali ritrovamenti significativi all’interno. Il luogo è diventato simbolo di un terribile crimine, situato a pochi passi dalle lussuose e curate aree residenziali delle Panteraie, contribuendo a rendere la situazione ancora più inquietante.