La Storia dei Cambiamenti nel Capitolo dell’Immigrazione sotto Trump
Dopo aver annunciato operazioni di massa per l’arresto di immigrati irregolari, compresi coloro che non hanno commesso alcun reato, l’amministrazione Trump ha rapidamente modificato tale posizione esentando coloro che lavorano nel settore agricolo, nella ristorazione e negli hotel. Tuttavia, in un giro di pochi giorni, la linea di condotta è nuovamente cambiata. Il Washington Post riporta che i dirigenti dell’ICE, l’agenzia governativa preposta all’immigrazione, hanno comunicato agli agenti di riprendere le ispezioni e gli arresti anche in questi settori, riporta Attuale.
Soltanto pochi giorni fa, Trump aveva dato istruzioni all’ICE per fermare le operazioni nei confronti dei lavoratori agricoli e nei settori dell’accoglienza, nei quali la manodopera immigrata irregolare è predominante. Questa decisione è stata influenzata dalle pressioni esercitate dai rappresentanti di queste industrie verso l’amministrazione Trump. Tuttavia, secondo quanto affermato dal Washington Post, tale orientamento non ha avuto vita lunga.
Le ragioni di questo cambiamento repentino non sono del tutto chiare, ma evidenziano le divisioni interne all’interno dell’amministrazione. A fine maggio, la segretaria della Sicurezza interna, Kristi Noem, insieme a Stephen Miller, uno dei principali consiglieri di Trump, avevano sollecitato i dirigenti dell’ICE a incrementare gli arresti quotidiani fino a raggiungere tremila persone al giorno. Il proposito era di realizzare quella che Trump ha descritto in campagna elettorale come “la più grande operazione di espulsioni di massa nella storia degli Stati Uniti”. Al contempo, come riportato da Axios, diversi membri del governo, tra cui la segretaria all’Agricoltura Brooke Rollins, avevano espresso a Trump le loro riserve riguardo all’impatto economico negativo che queste espulsioni avrebbero potuto creare, una preoccupazione avanzata in precedenza da molti esperti anche prima delle elezioni.
La situazione attuale mostra dunque una realtà complessa, dove le pressioni economiche e le politiche migratorie si scontrano, indicando una continua incertezza sulle strategie future.