Tra le figure chiave che hanno contribuito alla crescita di Lorenzo Musetti, il quale, a soli 23 anni, si sta affermando come un top player di altissimo livello, spicca il nome di Simone Tartarini, il suo coach. Più che un semplice allenatore, Tartarini ha ricoperto un ruolo quasi paterno nella vita del giovane tennista, avendo trascorso insieme a lui ben 15 anni, a partire dai suoi otto anni. Questo lungo percorso è stato dedicato a inseguire il sogno di Musetti, al punto che Tartarini ha abbandonato la sua carriera come maestro di tennis per seguire l’atleta nei vari tornei in giro per il mondo, riporta Attuale.
Le parole di Simone Tartarini
Durante una recente intervista con l’Atp, Tartarini ha condiviso il profondo legame che lo unisce a Musetti, evidenziando momenti cruciali nel suo percorso di crescita, che lo ha portato a diventare il numero sette del mondo. L’allenatore ha raccontato come sia maturata la decisione di dedicarsi completamente all’atleta: “Un punto di svolta significativo è giunto quando Lorenzo ha compiuto 14 anni; allora ho scelto di investire su di lui sia professionalmente che finanziariamente”, ha dichiarato Tartarini. “Siamo andati spesso in Francia per cercare sparring partner e preparatori atletici, persone che potessero supportarci. Quel viaggio rappresenta il primo passo di un progetto che è cresciuto costantemente nel tempo”.
Questa evoluzione ha visto una crescita reciproca nel rapporto tra i due. “Negli ultimi 15 anni siamo cresciuti insieme. Io non ho iniziato come allenatore, ma come maestro di tennis. Quando Lorenzo è diventato professionista, alcuni hanno messo in dubbio la mia competenza a causa delle prime sconfitte. Abbiamo dovuto affrontare chi vedeva le cose in questo modo. Il nostro legame si basa su valori solidi, e per questo abbiamo scelto di concentrarci su ciò che è realmente importante”.
Parlando della maturazione di Lorenzo, Tartarini ha osservato: “Ora, come giocatore, ha imparato ad accettare meglio certe situazioni. In passato, quando le cose andavano male, faticava a gestirle. Col tempo, la maturità che ha acquisito al di fuori del campo ha cominciato a riflettersi anche nel suo gioco. Ha iniziato a imparare a ‘sporcarsi le mani’, come ama dire. Tuttavia, si tratta di un percorso ancora in fase di sviluppo, e ci vorrà del tempo, probabilmente un altro anno o due. Sono convinto che il suo successo sia legato maggiormente a ciò che avviene nella sua vita quotidiana, più che al semplice allenamento”.
Tartarini ha poi rivelato quale sia stato il momento più significativo della carriera di Musetti: “Per noi, vincere la medaglia olimpica è stato probabilmente il momento più emozionante. Si è trattato di un traguardo monumentale, 100 anni dopo l’unica medaglia nel singolare maschile. Raggiungere la semifinale di uno Slam è incredibile, ma non si porta a casa il trofeo. Quella medaglia, invece, rappresenta un traguardo fondamentale per noi. Lorenzo sente il riconoscimento di essere il rappresentante del tennis italiano e desidera ispirare i più giovani, mostrando loro che il tennis può essere rappresentato nel miglior modo possibile”.