Toscana, il centrosinistra in crisis: la situazione della sindaca di Prato mina l’alleanza (inclusi i 5 stelle) in vista di…

16.06.2025 18:35
Toscana, il centrosinistra in crisis: la situazione della sindaca di Prato mina l’alleanza (inclusi i 5 stelle) in vista di...

Galletti, presidente del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, ha dichiarato: «I nostri standard sono molto elevati e ora diventano non negoziabili in termini di garanzie», riporta Attuale.

Tra i membri del Partito Democratico in Toscana cresce la preoccupazione per il caso della sindaca dem di Prato, Ilaria Bugetti, attualmente agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione. Questa situazione potrebbe avere ripercussioni sull’alleanza che si presenterà alle prossime elezioni (probabilmente tra pochi mesi) a sostegno del presidente uscente Eugenio Giani, che ambisce a un secondo mandato. Il timore è che possa compromettere il sostegno del Movimento 5 Stelle, una novità considerando che il partito si trova attualmente all’opposizione. «Stiamo analizzando la situazione, poiché la questione della legalità è fondamentale e non può essere messa in discussione», afferma Irene Galletti, presidente del gruppo M5S in Consiglio Regionale della Toscana e coordinatrice regionale del partito. La situazione richiede la massima cautela. Un incontro interno per i 5 Stelle è previsto a breve per discutere del futuro delle regionali, con ogni valutazione rimandata a dopo giovedì, quando la sindaca di Prato dovrà affrontare l’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Firenze.

Tentativi di apertura

Il M5S è all’opposizione da dieci anni in Regione. Irene Galletti si era già proposta contro l’attuale presidente Eugenio Giani nel 2020. Nonostante le difficoltà iniziali, l’opposizione è divenuta «costruttiva», secondo la consigliera, soprattutto recentemente, grazie al dialogo con i partiti del centrosinistra su temi chiave come la legge sul fine vita, la regolamentazione del turismo e i consorzi industriali pubblici. Tuttavia, una preoccupazione politica comune si è manifestata: «L’avanzare delle destre, che sta avendo un impatto significativo», sottolinea Galletti. I risultati alle elezioni europee dello scorso anno mostrano chiaramente la situazione, con Fratelli d’Italia che ha raggiunto il 27,44% delle preferenze, distanziandosi di soli quattro punti dal Partito Democratico, fermo al 31,90%. Questi dati hanno generato allerta all’interno del centrosinistra.

Massima prudenza

Questa serie di sfide ha indotto il Movimento 5 Stelle ad avvicinarsi ai colleghi progressisti negli ultimi anni. «Questo è il motivo per cui abbiamo collaborato in varie realtà comunali – afferma Galletti – inclusa Prato», ma solo dopo «attente riflessioni». Ogni passo è stato ponderato. Tuttavia, ora ci si trova di fronte a eventi recenti, e il M5S sembra incerto, predisponendo le necessarie precauzioni. «Gli avvenimenti di queste giornate (riferiti alla sindaca, ndr) influenzano profondamente la riflessione che il nostro gruppo sta intraprendendo in vista delle prossime elezioni regionali».

«Alert ai massimi livelli»

«Facciamo distinzione tra le persone e il partito, ma chiaramente ciò aumenta il livello di allerta» – aggiunge la consigliera – «I nostri standard sono molto elevati e diventano ora non negoziabili in termini di garanzia». Tre parole definiscono l’atteggiamento dei 5 Stelle: «prudenza, riflessione e monitoraggio», avverte Galletti.

L’incontro dei 5 Stelle

Dopo giovedì è previsto un incontro interno: «Sarà organizzato. A seconda di come si svilupperà la situazione, ci riuniremo con i nostri leader e condivideremo una riflessione che si estenderà al tema delle regionali. Ogni episodio singolo ha la sua rilevanza». Nel frattempo, i pentastellati hanno affermato chiaramente che «se dovessero emergere elementi incompatibili con il nostro sostegno all’amministrazione, non esiteremo ad agire di conseguenza».

Preoccupazione nel PD

Le preoccupazioni tengono banco anche tra i membri del PD, che si dicono «sconcertati» dalla notizia. «Questa situazione è davvero inquietante», ribadiscono. Inoltre, ciò suscita ancora maggior preoccupazione perché, nel luglio dello scorso anno, furono proprio i dem – insieme ad altre forze di centrosinistra – a organizzare una manifestazione in Liguria per richiedere le dimissioni dell’ex governatore Giovanni Toti, arrestato per varie accuse, compresa quella di corruzione. «Il PD ha condotto una lotta pubblica per la sua rimozione, e ora si verifica una situazione simile a carico di uno dei tuoi… e che cosa puoi fare?», dichiara un esponente dem.

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