Tracce di Dna sulle unghie di Chiara Poggi: la consulenza della genetista Albani incalza Sempio, la difesa ribatte: “Non è una prova, è innocente”

28.11.2025 00:15
Tracce di Dna sulle unghie di Chiara Poggi: la consulenza della genetista Albani incalza Sempio, la difesa ribatte: “Non è una prova, è innocente”

Il caso di Garlasco: attese analisi sul Dna di Andrea Sempio

Garlasco (Pavia), 27 novembre 2025 – Anche se i primi dati hanno iniziato a circolare, la vera discussione è ancora lontana dalla conclusione. Anzi, il confronto sarà più fra i legali che non fra i consulenti, con focus non solo sulle analisi ma anche sulle loro interpretazioni. La data cruciale non è tanto il 5 quanto il 18 dicembre, quando si terrà l’udienza davanti al gip del Tribunale di Pavia, Daniela Garlaschelli, per le conclusioni presentate in contraddittorio tra le parti, in seguito al lavoro dei periti incaricati per l’incidente probatorio richiesto dalla Procura di Pavia nella riaperta indagine sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, riporta Attuale.

Recentemente, la genetista Denise Albani ha inviato una comunicazione finale ai consulenti delle parti coinvolte, allegando i risultati delle analisi sul materiale genetico reperito nel 2007 sui margini ungueali della vittima. Questo documento è stato descritto dai legali di Andrea Sempio, Angela Taccia e Liborio Cataliotti, come “non una perizia completa” ma “meri dati biostatistici”. Ora questo materiale è a disposizione degli esperti sia della difesa che dell’accusa e suggerisce un’alta compatibilità con il Dna di Sempio.

Il perito Albani, insieme all’esperto dattiloscopista Domenico Marchigiani, depositerà la relazione conclusiva in vista dell’udienza del 18 dicembre. Mentre per l’aspetto delle impronte non si prevedono sviluppi significativi, si stanno delineando delle risposte ai quesiti posti alla genetista. Durante l’ultima udienza, tenutasi il 27 settembre, il giudice aveva già autorizzato una proroga di 70 giorni, estendendo il termine per le analisi rispetto ai 90 iniziali previsti.

Analisi biostatistica e compatibilità del Dna

Le analisi condotte dal perito Albani rappresentano una continuazione del lavoro svolto in precedenza dai consulenti di Sempio e dalla Procura, i quali avevano attivato la riapertura del caso. Tuttavia, la valutazione di un perito “terzo” nominato da un gip ha un peso ben maggiore rispetto alle consulenze di parte. Armando Palmegiani, consulente della difesa, ha commentato che l’analisi si basa su un “aplotipo Y” piuttosto che su un profilo di Dna completo, il che significa che non può portare all’identificazione di una persona specifica ma solo a delineare una linea parentale maschile.

Di fatto, Palmegiani ha spiegato che i valori della compatibilità riscontrati superano di poco i 200, senza nessun picco che superi i 1.000. Ciò suggerirebbe che, qualora si fosse trattato di un contatto diretto, come un’aggressione, i valori sarebbero stati superiori a 2.000-3.000. Questa interpretazione pone domande cruciali sulla natura e il momento del contatto tra Sempio e la vittima: fu un contatto diretto o avvenne tramite un oggetto comune? Gli avvocati di Sempio ribadiscono che mancano dati decisivi che rendano il Dna probante rispetto all’omicidio, sottolineando l’importanza di avere risposte chiare prima di ulteriori valutazioni.

Andrea Sempio, che si sente “amareggiato” per le ultime indiscrezioni, continua a proclamarsi innocente e attende con ansia l’udienza, certa di una conclusione favorevole.

Aggiungi un commento

Your email address will not be published.

Da non perdere