Dopo le piogge alluvionali, tornano sole e caldo ma da domenica arriverà sull’Italia una nuova perturbazione, ben più importante di quella appena passata. Porterà nuove precipitazioni torrenziali e un deciso calo delle temperature
Scendono a sei oggi le regioni italiane in allerta maltempo – arancione per la Lombardia, gialla per Campania, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Valle d’Aosta e Veneto – mentre registriamo in queste ore un sensibile miglioramento delle condizioni meteo. Fino a sabato su tutta l’Italia torneranno sole e caldo. Tuttavia come da consuetudine nei cambi di stagione, assisteremo a repentini cambi climatici. Nelle prossime ore un piccolo promontorio anticiclonico caratterizzerà il weekend che inizierà con tempo stabile e temperature in aumento su valori al di sopra delle medie anche di 4-5 gradi.
Ma il nucleo della circolazione depressionaria che con le sue propaggini ha già interessato l’Italia nelle ultime ore, si muoverà verso l’Europa centrale e nel corso della giornata di domenica un peggioramento meteo interesserà anche la nostra Penisola con piogge e temporali a partire dalle regioni di Nord-Ovest: instabilità e temperature sotto la media caratterizzeranno l’avvio della prossima settimana. Ma andiamo nel dettaglio.
L’anomalia della temperatura media globale
Tra giugno e agosto abbiamo vissuto – globalmente – il giorno più caldo mai registrato e l’estate boreale più calda mai registrata. Nonostante alcune anomalie negative molto localizzate (sulle coste atlantiche nord europee e nel Sahel dove sta piovendo in queste ore), secondo le stime del servizio europeo sul clima (Copernicus Climate Change Service) probabilmente il 2024 sarà l’anno più caldo da quando vengono raccolti questi dati, ma da un anno la temperatura sulla Terrà è stabilmente 1 grado e mezzo oltre il livello pre industriale, oltre quindi quello che era il livello da non raggiungere secondo gli accordi di Parigi per limitare il riscaldamento antropico e scongiurare un surriscaldamento del clima globale. Una tale energia potenziale immagazzinata nei mari contribuirà a generare eventi estremi sempre più intensi, con conseguenze devastanti. Lo abbiamo imparato a nostre spese nel recente passato, ma anche confermato dalla perturbazione che ieri 5 settembre ha sfiorato la nostra Penisola portando forti disagi nel Nord Italia: a Milano è esondato il Seveso; nel Torinese un 58enne è disperso travolto dalla piena del torrente Orco.
Dall’estate all’autunno in poche ore
La prossima settimana sarà caratterizzata da marcata instabilità atmosferica e da un progressivo calo termico, che culminerà nella seconda parte della settimana, quando tra giovedì 12 e sabato 14 le temperature potrebbero scendere anche di 4-5 gradi sotto la media del periodo. Ma prima di arrivare alla “rottura estiva” vivremo un breve rialzo termico nel weekend per via del richiamo di aria calda innescato dallo spostamento del vortice ciclonico che si trova attualmente nel golfo di Biscaglia. Già dalla serata di domenica inizierà un cambiamento definitivo delle condizioni atmosferiche con l’arrivo di una vasta perturbazione atlantica che porterà maltempo diffuso ad intermittenza per tutta la prossima settimana.
Attese temperature in calo fino al di sotto della media del periodo: le minime scenderanno a valori compresi tra i 14 e i 18 gradi. Serate fresche quindi, di matrice tipicamente autunnale.
Le prime nevicate (forse)
Per la seconda parte della prossima settimana potrebbe fare ancora più fresco: secondo i modelli previsionali è probabile l’arrivo di un impulso perturbato tra giovedì 12 e sabato 14 che porterà ad un nuovo calo termico con temperature massime comprese tra i 19 e i 23 gradi e temperature minime tra gli 11 e i 15 gradi. Potremmo assistere anche alle prime nevicate sull’Arco Alpino sopra quota 1.800 metri.