Uccisione di Charlie Kirk, Trump e la destra accusano la sinistra di incitare alla violenza

11.09.2025 09:35
Uccisione di Charlie Kirk, Trump e la destra accusano la sinistra di incitare alla violenza

Attacco politico e richieste di vendetta dopo l’omicidio di Charlie Kirk

Nella notte, lo shock per l’omicidio dell’influencer conservatore Charlie Kirk si è trasformato in rabbia, con il presidente americano Donald Trump che ha incolpato i media e la «sinistra radicale» per il linguaggio distruttivo utilizzato nei confronti di figure pubbliche come Kirk, il quale ha avuto un ruolo cruciale nel mobilitare i giovani conservatori. «Per anni, la sinistra radicale ha paragonato meravigliosi americani come Charlie ai nazisti e ai peggiori assassini di massa del mondo», ha dichiarato Trump in un videomessaggio su Truth Social. Il presidente ha sostenuto che questo tipo di retorica è «direttamente responsabile del terrorismo» nel Paese, senza attendere gli sviluppi delle indagini, che finora hanno portato all’arresto e successivo rilascio di due sospetti, mentre il movente rimane indefinito, riporta Attuale.

Il messaggio di Trump è stato amplificato da vari influencer di estrema destra e dalla comunità repubblicana, i quali hanno attribuito la responsabilità dell’omicidio alla sinistra, scatenando appelli alla vendetta in un clima già segnato da crescenti tensioni e violenze politiche negli Stati Uniti. Nei primi sei mesi del 2025, il Paese ha subito 150 attacchi politici, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Durante una diretta streaming, il cospirazionista Alex Jones ha affermato: «Questa è una guerra», mentre Stewart Rhodes, fondatore degli Oath Keeper, promette di ricostituire la sua milizia per proteggere figure come Kirk. Rhodes ha esortato Trump a «indire l’Insurrection Act» e a considerare la sinistra come in aperta ribellione contro le leggi americane.

Elon Musk, sul suo social X, ha dichiarato in modo lapidario: «La sinistra è il partito degli assassini». Anche il podcaster di estrema destra Dave Rubin ha condiviso sentimenti simili, affermando che «la violenza politica è incisa nel codice politico dei progressisti». Il conduttore conservatore Greg Gutfeld, su Fox News, ha promesso che la destra non sarà messa a tacere.

In un’intervista con Steve Bannon, Matt Boyle di Breitbart News ha parlato di una possibile guerra civile, avvertendo che la destra americana, in particolare i giovani, non accetteranno passivamente la morte di una delle loro voci più celebri. Kevin Roberts, presidente della Heritage Foundation, ha sostenuto che il martirio di Kirk rappresenta un potenziale punto di svolta per il movimento conservatore.

L’influencer Laura Loomer ha etichettato la sinistra come «terroristi» su X, mentre Chris Rufo ha chiesto misure drastiche contro i responsabili della violenza attribuita alla «sinistra radicale». La polemica ha raggiunto anche il Congresso, dove i deputati hanno discusso la proposta di un minuto di silenzio in memoria di Kirk, con alcuni repubblicani accusando i loro colleghi di essere responsabili dell’odio diffuso.

Infine, il governatore repubblicano dello Utah ha definito l’omicidio un assassinio politico, sottolineando le ripercussioni di questo tragico evento sulla vita pubblica del Paese.

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