Giancarlo La Vella – Città del Vaticano La disponibilità della Santa Sedenell’offrire un territorio neutrale in cui far dialogare russi e ucraini ha messo in moto la diplomazia. Si moltiplicano le iniziative soprattutto da parte europea per rendere praticabili vie verso negoziati di pace. Per ora da parte del Cremlino, in attesa, si dice, di un invito, ancora non c’è risposta. Leggi anche Droni verso Mosca e Kyiv Intanto il conflitto continua con utilizzo, da una parte e dall’altra, di droni e proposte di nuove sanzioni a Mosca.
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Cosa è cambiato dalla telefonata tra Trump e Putin? Nulla. Il presidente russo continua nella sua palese operazione di prendere tempo, aggirare l’ipotesi di negoziati e continuare la guerra. Anche sfruttando l’immobilismo americano.
Intorno alla città eterna – e al nuovo pontefice Leone XIV – sembrano stringersi le maglie della diplomazia internazionale per portare al tavolo delle trattative Mosca e Kiev, superando i fallimenti dei round negoziali precedenti.
USA E UE, 175 E 150 MILIARDI PER LA DIFESA. La Russia non ha ricevuto ancora alcuna proposta dal Vaticano per una possibile mediazione sul conflitto in Ucraina, ma “accoglie con favore la disponibilità e gli sforzi di tutti quei Paesi che desiderano contribuire a una rapida soluzione”. (Il Fatto Quotidiano)

Telefoni bollenti alla Segreteria di Stato: la Santa Sede si mette in gioco ma solo a condizione che gli incontri siano seri e ad altissimo livello. Dopo la disponibilità di papa Leone XIV a ospitare i colloqui.
Così il vaticanista e caporedattore del Foglio, Matteo Matzuzzi, commenta a Tempi l’offerta da parte di Leone XIV del Vaticano come sede dei negoziati tra Mosca e Kiev. Ma dubito che il Cremlino accetterà».
Intanto, nel campo russo, si segnala che il ministro della Difesa russo Andrei Belousov ha consegnato il vessillo di comandante in capo delle Forze terrestri delle forze armate di Mosca al colonnello generale Andrei Mordvichev, recentemente nominato in questa carica.