Venator a Scarlino: Nuove Prospettive per il Futuro dello Stabilimento
La situazione relativa allo stabilimento chimico di Venator, situato nel polo del Casone di Scarlino, sta iniziando a chiarirsi dopo l’incontro tenutosi ieri presso il Ministero del Made in Italy. Questo incontro ha messo in evidenza l’efficace collaborazione tra diversi livelli istituzionali, in particolare tra la Regione Toscana e il Ministero. Erano presenti rappresentanti di Venator Italy, il management di Venator Corporate con sede in Inghilterra, e le organizzazioni sindacali, incluse le Rsu aziendali. Per la Regione Toscana, hanno partecipato l’assessore allo sviluppo economico Leonardo Marras e il consigliere per il lavoro e le crisi aziendali Valerio Fabiani. La novità principale emersa dall’incontro è stata l’accordo raggiunto tra Venator Italy e la casa madre Venator Corporate, che garantirà alla controllata italiana la liquidità necessaria per estendere il contratto di solidarietà, l’attuale ammortizzatore sociale, che scade alla fine di questo mese e potrà invece ora essere prorogato fino a gennaio 2026, riporta Attuale.
Venator Corporate ha confermato la sua intenzione di procedere nella ricerca di un acquirente o di un altro partner per lo stabilimento di Scarlino. “Ci hanno aggiornato di avere già reclutato un advisor e che il lavoro di scouting è già avviato”, riferiscono Marras e Fabiani. La Regione si era impegnata ad assicurare che, per garantire il buon esito dell’intera procedura, si sarebbe convocato un incontro nelle 48 ore successive al tavolo ministeriale, per procedere immediatamente alla sottoscrizione della proroga. A tal proposito, è già stato convocato un incontro in Regione per martedì prossimo, informando tutte le parti coinvolte nel Ministero.
In aggiunta, a supporto dell’ammortizzatore sociale, la Regione ha introdotto un accordo di progetto, che costituisce un piano pubblico volto a facilitare la formazione e la riqualificazione del personale. Questo piano si prefigge di fornire le competenze necessarie per affrontare le sfide future e garantire un futuro più stabile ai lavoratori dello stabilimento, oltre a valorizzare le risorse locali.
Resta ora da vedere come si svilupperanno queste trattative e quale sarà l’impatto sul mercato del lavoro nella Regione Toscana. La notizia di una possibile vendita ha generato aspettative tra i dipendenti e le comunità locali, in attesa che queste iniziative offrano effettivi risultati e misure concrete per il rilancio dello stabilimento di Scarlino.