Il cancelliere tedesco ha incontrato il presidente ucraino Zelensky per ribadire il sostegno della Germania all’Ucraina
Dopo la criticata telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, il cancelliere tedesco arriva a sorpresa a Kiev per un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a cui ribadire il sostegno della Germania all’Ucraina nella sua lotta contro la Russia. “Annuncerò ulteriori equipaggiamenti per la difesa per un valore di 650 milioni di euro”, ha annunciato il cancelliere tedesco, “che dovrebbero essere consegnati a dicembre”. Olaf Scholz è arrivato questa mattina presto con un treno nella capitale ucraina per una visita non annunciata che segna il suo secondo viaggio in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. L’arrivo del cancelliere tedesco è stato annunciato solo all’ultimo momento da un portavoce del governo a Berlino.
“L’Ucraina può contare sulla Germania: noi diciamo quello che facciamo. E noi facciamo quello che diciamo”, ha scritto in un post su X il cancelliere, alla sua seconda visita nel paese dall’inizio dell’invasione russa dopo quella del giugno 2022 assieme a Mario Draghi e al presidente francese Emmanuel Macron. “Con la mia nuova visita qui a Kiev, vorrei esprimere la mia solidarietà all’Ucraina”, ha concluso: “Vorrei chiarire qui sul posto che la Germania rimarrà il più forte sostenitore dell’Ucraina in Europa”, aggiungendo in una dichiarazione che “l’Ucraina si sta difendendo eroicamente dalla spietata guerra di aggressione russa”. A Kiev per la prima visita in due anni e mezzo, il cancelliere tedesco ha visitato assieme al presidente ucraino alcuni soldati rimasti feriti durante i combattimenti. Zelensky ha insignito i militari di medaglie nel corso della visita.
La criticata telefonata tra Scholz e Putin
Nelle scorse settimane il cancelliere tedesco è stato criticato per la conversazione telefonica avuta con il leader del Cremlino Putin. Travolto dalle polemiche, Scholz ha precisato che la conversazione era mirata a informare il presidente russo che il sostegno occidentale all’Ucraina non avrebbe vacillato e a sondare se ci fosse una probabile apertura di Mosca per i negoziati. Secondo una lettura del Cremlino della conversazione tra Putin e Scholz, il presidente russo ha chiesto che qualsiasi potenziale accordo per porre fine alla guerra si basi sulle “nuove realtà territoriali e affronti le cause profonde del conflitto”. Putin affermato di volere quattro territori rivendicati dalla Russia nel 2022, così come la Crimea, e una garanzia che l’Ucraina non entrerà a far parte della NATO. Era la prima volta che il leader di un importante paese occidentale chiamava Putin dalla fine del 2022. La chiamata è stata ampiamente criticata anche da Zelensky, perché avrebbe potuto aprire un “vaso di Pandora” parlando con Putin.
Ci si aspettava quindi che Scholz facesse da intermediario e riportasse un messaggio del leader del Cremlino al presidente ucraino Zelensky. Ma così non è stato. Per allontanare lo spettro delle speculazioni è intervenuto sul punto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha precisato che Putin non ha inviato alcun messaggio a quello ucraino attraverso il cancelliere tedesco.
La guerra in Ucraina si inserisce nelle prossime elezioni in Germania
La visita di oggi a Kiev potrebbe essere utile al cancelliere tedesco per rafforzare la sua figura politica sia dentro che fuori i confini tedeschi, soprattutto in vista delle prossime elezioni del 23 febbraio 2025. Dopo il ritiro del popolarissimo ministro della Difesa Boris Pistorius, il cancelliere 66enne ha avuto mano libera per correre per un secondo mandato in queste elezioni, organizzate dopo la rottura della sua coalizione con i Verdi e i Liberali il 6 novembre scorso. L’impopolare Scholz è stato confermato alla guida del suo partito di centro-sinistra SPD in vista delle elezioni parlamentari anticipate di febbraio, con l’arduo compito di evitare una prevista debacle. Le possibilità di vittoria di Scholz sono molto basse: attualmente i sondaggi danno l’SPD al 16 per cento, molto indietro rispetto all’Unione Cristianodemocratica (CDU), di centrodestra, che ha circa il 32 per cento.
Sullo sfondo della campagna elettorale si inserisce l’invasione russa dell’Ucraina, che ha messo in evidenza quanto la Germania fosse dipendente dal gas naturale venduto a basso prezzo dalla Russia. La strategia del cancelliere, per ottenere un secondo mandato, è quella di presentarsi come uomo di moderazione quando si tratta di sostenere militarmente l’Ucraina. Dall’inizio della guerra in Ucraina, Scholz è stato criticato sia dai politici che vogliono che la Germania smetta di inviare armi all’Ucraina, sia da coloro che vogliono che faccia di più, incluso l’invio di missili Taurus a lungo raggio a Kiev. Ma questa posizione trova consenso tra i tedeschi. Secondo un recente sondaggio della televisione pubblica ARD, il 61 per cento degli intervistati ha appoggiato la sua decisione di non fornire all’Ucraina missili Taurus in grado di colpire in profondità il territorio russo. Questa posizione contraddice quella assunta dai suoi principali alleati, Usa, Francia e Gran Bretagna.