30mila euro a ogni immigrato: il bonus “Giorgia” per i centri in Albania

06.05.2024
30mila euro a ogni immigrato: il bonus "Giorgia" per i centri in Albania
30mila euro a ogni immigrato: il bonus "Giorgia" per i centri in Albania

L’apertura dei cpr in terra straniera era prevista entro maggio, in tempo per uno spot elettorale in vista delle europee, ma il governo ha dovuto fare i conti con la realtà. E i costi continuano a salire

C’erano una volta i centri per i migranti in Albania, quelli che dovranno nascere dal contestato protocollo sottoscritto da Giorgia Meloni e da Edi Rama e che, nelle intenzioni della premier, dovrebbero avere lo scopo di alleggerire la pressione dei flussi migratori in Italia. Già nei mesi scorsi erano emerse molte criticità che traducevano con una semplice frase: tanti soldi per un’operazione più utile agli uffici comunicazione che agli uffici immigrazione.

Oggi si può ufficialmente dire che anche l’obiettivo principale è venuto meno: i lavori al porto di Shengjin e nell’ex base militare di Gjader, le due aree individuate dai governi per ospitare i Cpr in terra straniera, procedono molto a rilento anche a causa di difficoltà riscontrate nei territori. E se anche i tempi di consegna fossero rispettati – ipotesi assai improbabile – con i sopralluoghi partiti il 23 marzo scorso e con tempi di realizzazione stimati di 233 giorni, i due centri non sarebbero stati consegnati prima del prossimo 10 novembre, a campagna elettorale già finita da tempo. Intanto, i costi dello spot elettorale mancato continuano a salire e la cifra che il governo dovrebbe stanziare viaggia verso il miliardo di euro in cinque anni.

Tanto rumore (e tanti soldi) per 6mila migranti l’anno

C’è poi la questione dei numeri. Il governo Meloni aveva parlato inizialmente di una capienza di 3mila migranti nei due centri, per un totale ipotizzato di 36mila l’anno. Anche questi numeri erano sembrati piuttosto inverosimili: in base a cosa un cpr gestito da italiani, su territorio albanese, dovrebbe funzionare meglio di una struttura già esistente e più capiente in Italia? In realtà il numero massimo di migranti che potranno alloggiare nei centri sarà 1.024, per un totale di appena 6mila l’anno. A maggioranze invertite, la premier e il suo alleato Matteo Salvini probabilmente contesterebbero all’esecutivo il costo del trasferimento per ogni singolo migrante, un costo decisamente più alto dei mitologici “35 euro al giorno” su cui in passato si sono fatte intere campagne elettorali. 

Fonte: Today

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