Palmoli, la maestra pronta a insegnare a domicilio ai figli della famiglia nel bosco dopo la controversia giudiziaria

11.12.2025 19:25
Palmoli, la maestra pronta a insegnare a domicilio ai figli della famiglia nel bosco dopo la controversia giudiziaria

Palmoli (Chieti) – Una maestra del Comune di Palmoli, su richiesta del sindaco Giuseppe Masciulli, è disponibile a impartire lezioni a domicilio per i tre bambini di Nathan e Catherine, coppia anglo-australiana dalla quale il Tribunale per i minorenni dell’Aquila ha sospeso la potestà genitoriale, trasferendo i figli in una casa famiglia a causa dello stile di vita neo-rurale adottato. La conferma arriva dalla stessa insegnante, Rossella D’Alessandro. “L’ufficialità ancora non c’è, ma il sindaco mi ha contattata e mi ha chiesto la disponibilità – dichiara la D’Alessandro – Io mi sono mostrata favorevole, ho già fatto qualcosa di simile anni fa. Andavo tutti i giorni a casa di un bambino, lo aiutavo con i compiti e con il programma ministeriale. A fine anno ha fatto l’esame. Si potrebbe proporre la stessa cosa”, riporta Attuale.

Le lezioni, il doposcuola e l’incontro con gli altri bambini

L’insegnante, inoltre, nel pomeriggio gestisce un doposcuola, un progetto didattico consolidato nel paese, al quale potrebbero iscriversi anche i figli di Nathan e Catherine. “Nel doposcuola seguo ogni pomeriggio nove minori che fanno compiti e attività con me, ma ci sono anche psicologhe – prosegue l’insegnante -. La mattina potrei seguirli a casa, il pomeriggio potrebbero venire al doposcuola per socializzare con altri coetanei. I bambini hanno bisogno di stare con i loro pari, di confrontarsi e di collaborare. Lavorare solo con loro in casa andrebbe bene, ma non sarebbe sufficiente perché mancherebbe la socializzazione, un aspetto fondamentale”.

I tre figli di Nathan e Catherine, di 6 e 8 anni, fino a questo momento hanno praticato homeschooling, l’istruzione impartita dai genitori a casa, conforme all’ordinamento italiano. “La tempistica non la conosco – prosegue la D’Alessandro – perché, ripeto, il sindaco mi ha chiesto solo la disponibilità, quindi credo che il primo passo sia parlare con i genitori. Come primo passo, le lezioni a domicilio la mattina e le attività nel pomeriggio con altri bambini sarebbero un modo per venirsi incontro e fare il bene dei bambini”.

I tre bambini e la mamma Catherine nella casa protetta di Vasto dal 20 novembre, la visita della vice console australiana

Nonostante il clamore circondi la vicenda della cosiddetta ‘famiglia nel bosco’, non si osserva per ora alcun movimento di turisti o curiosi nel borgo abruzzese di Palmoli. Questa osservazione viene fatta dal sindaco Masciulli, interpellato dall’Ansa sugli sviluppi della vicenda, in seguito alla visita a Vasto, nella struttura protetta che dal 20 novembre ospita i tre bambini e la mamma Catherine, accompagnati dalla vice console australiana Claudia Elizabeth Foster.

“Dalle ambasciate inglese e australiana nessuno si è fatto vivo. Dell’incontro di ieri nella casa famiglia di Vasto, al quale non sono stato invitato, non trapela nulla”, afferma il sindaco. Riguardo alla situazione giuridica, Masciulli preferisce non esprimere commenti: “Non ho più elementi per fare valutazioni, in quanto dal collocamento in casa famiglia il Comune è all’oscuro di tutto”.

“Il progetto di restauro? In Comune non c’è nulla”

Il sindaco parla della ‘Casa nel bosco’, segnando però che, al momento, “in Comune non è stato consegnato nulla” riguardo al progetto di ristrutturazione dell’abitazione scelta dalla famiglia anglo-australiana per vivere a contatto con la natura; dimora ritenuta insalubre per accogliere tre bambini, uno dei motivi per i quali il Tribunale per i minorenni dell’Aquila ha deciso il trasferimento dei piccoli in una casa famiglia. “Con Nathan ci inviamo messaggi tutti i giorni” racconta Armando Carusi, ristoratore di Ortona, originario di Palmoli, che ha concesso temporaneamente alla famiglia un suo casolare, ristrutturato e situato a cinque minuti da quello che Nathan e Catherine avrebbero dovuto ripristinare, dove attualmente si trova solo Nathan. Carusi esprime amarezza per la separazione della famiglia: “Dovremmo riflettere tutti su quanto accaduto e lavorare per rimetterli insieme”.

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