“Attacco ai valori democratici”. L’allarme della Silp Cgil sulla proposta di legge di Fratelli d’Italia. Il testo ha iniziato il suo esame in commissione Difesa alla Camera
Riconoscere la qualifica di pubblico ufficiale al personale delle Forze armate impegnato nell’operazione Strade sicure, introdotta nel 2008 con un decreto dal governo Berlusconi. È l’ultima trovata di Fratelli d’Italia su cui potrebbero convergere gli alleati. Un’idea che però sta destando preoccupazioni.
“L’attribuzione della qualifica di pubblico ufficiale al personale delle Forze armate impiegato in operazioni di controllo del territorio permetterebbe di fornire loro il potere di perquisizione di persone e mezzi”, sostiene Pietro Colapietro, segretario della Silp Cgil.
Cosa succede in Parlamento
Martedì 4 febbraio in commissione Difesa alla Camera è iniziato l’esame della proposta di legge a prima firma della deputata di Fratelli d’Italia Paola Maria Chiesa. L’obiettivo? Chiarire che “lo status di pubblico ufficiale dei militari impegnati in operazioni di ordine pubblico valga nell’esercizio della funzione di agente di pubblica sicurezza”, ha spiegato la stessa deputata, secondo quanto riportato nel resoconto della seduta di commissione.
La proposta di legge è composta da un unico articolo e vuole cambiare il decreto-legge n.92 del 2008. L’attenzione è rivolta alla norma che ha dato il via all’operazione Strade sicure.
“Il personale delle Forze armate non appartenente all’Arma dei Carabinieri assume il ruolo di pubblico ufficiale e agisce con le funzioni di agente di pubblica sicurezza nell’identificazione e nell’immediata perquisizione sul posto di persone e mezzi di trasporto”, recita il testo del partito di Giorgia Meloni.
La modifica auspicata da Fratelli d’Italia punta a “prevenire o impedire comportamenti che possono mettere in pericolo l’incolumità di persone o la sicurezza dei luoghi vigilati, con esclusione delle funzioni di polizia giudiziaria”.
Durante l’avvio dell’esame in commissione sia Forza Italia che Noi moderati hanno sottoscritto la proposta di Fratelli d’Italia.
Un testo che ha ricevuto pure l'”apprezzamento” del governo, espresso in quella sede dal sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago. Il riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale “amplierebbe le tutele normative ai militari impiegati in suddetti compiti”, ha spiegato l’esponente dell’esecutivo.
L’allarme
Secondo Colapietro la proposta è “preoccupante”. Il motivo? La “legge lo dice chiaramente: la sicurezza è affidata all’ordinamento civile e non militare”.
Per il segretario della Silp Cgil il testo di FdI “rappresenta una discutibilissima trasformazione dei militari impegnati, per esempio nell’operazione Strade sicure, in polizia militare, con poteri in pianta stabile anche in materia di perquisizioni ai cittadini”.
“Un attacco frontale dunque ai valori democratici in linea con il trend ormai allarmante di interventi sempre più marcatamente in direzione securitaria”, rincara Colapietro.