Durante l’evento “La Scossa”, tenutosi mercoledì 10 dicembre all’Ara Pacis di Roma, i deputati Angelo Bonelli di Avs e Maurizio Lupi di Noi moderati hanno dibattuto sulle prospettive energetiche dell’Italia. Bonelli ha sostenuto che la sostenibilità economica del nucleare per il Paese resta in dubbio, affermando che, dati alla mano, non risulta conveniente al momento. Lupi, al contrario, ha avvertito che un confronto nucleare contro rinnovabili rischia di favorire soluzioni meno ecologiche come il carbone, attualmente al 36% nella produzione energetica globale, riporta Attuale.
Bonelli e la sfida del nucleare: «Preferisco puntare sull’elettrificazione»
Bonelli ha messo in evidenza i costi legati al nucleare, sia in termini di investimenti che dell’impatto sulle bollette degli italiani: «Il tema di oggi è avere energia a basso costo. La domanda è: come posso abbassare oggi il costo delle bollette? Non tra 30 anni, non tra 20 anni». Ha criticato le compagnie energetiche, affermando che soltanto loro hanno tratto vantaggio da recenti aumenti. Bonelli ha osservato una contrazione della produzione da reattori nucleari dal 17% al 9% e ha dichiarato: «Il vero futuro è l’elettrificazione». Ha suggerito investimenti nella rete e nei sistemi di accumulo per affrontare le sfide delle energie rinnovabili, sottolineando che l’autonomia energetica non può essere raggiunta attraverso il nucleare. «Il nucleare è spostare la dipendenza energetica da una fonte a un’altra», ha concluso.
Lupi invita Bonelli: «Troviamo un punto comune, ma anche le rinnovabili costano»
Lupi ha risposto a Bonelli affermando che «le energie rinnovabili non sono gratis», ma piuttosto un investimento necessario. Ha riconosciuto che gli italiani hanno sostenuto costi per l’adozione delle rinnovabili nel breve termine. Lupi ha chiarito che l’obiettivo centrale dovrebbe essere rispondere ai cambiamenti climatici e al crescente fabbisogno energetico, dettato da nuove tecnologie. Ha avvisato che rispondere alla domanda energetica con il nucleare rispetto alle rinnovabili comporta il rischio di tornare a un uso maggiore di carbone. Ha proposto di lavorare insieme per combattere i cambiamenti climatici e ha esortato a trovare «punti in comune tra sinistra e destra» in merito alle politiche energetiche.
Ma dai, ma chi ci capisce più? Nucleare o rinnovabili, l’importante è che non torniamo al carbone! Le bollette già sono un salasso, non possiamo permetterci un’altra crisi energetica. In Italia è tempo di trovare soluzioni sostenibili, ma sembra che ci mancassero le idee…