Da gennaio scatta la tagliola sulle seconde case e gli impianti di riscaldamento. Il Superbonus scende al 65%
Bonus casa, ultima chiamata. Mancano pochi giorni per sfruttare le detrazioni più generose per ristrutturare la seconda casa o installare una caldaia a condensazione nel proprio immobile. Dal 2025 si cambia registro. Il bonus per i lavori di efficientamento delle seconde case scende infatti dal 50 al 36%, mentre l’incentivo per acquistare e montare caldaie nuove e più ecologiche viene quasi del tutto a cadere.
Un emendamento alla manovra finanziaria, approvato in commissione Bilancio alla Camera, prevede infatti l’esclusione dal novero dei lavori che danno diritto al bonus, “degli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili”. In poche parole da gennaio si potranno detrarre solo le spese per l’installazione di impianti ibridi (che però hanno un costo importante), caldaie a biomasse o pompe di calore. Quella del governo è stata nei fatti una scelta obbligata dopo la direttiva sulle ‘case green’ del Parlamento europeo.
Come cambiano i bonus nel 2025
Quanto all’incentivo per ristrutturare la propria abitazione la detrazione resterà al 50% solo per le prime case, mentre sarà pari al 36% per le altre. Nel 2025 ci sarà inoltre un nuovo taglio al Superbonus con l’aliquota che passerà al 65%, prima di essere definitivamente azzerata a partire dal 2026. Non è tutto. Ci sono novità anche per l’ecobonus, detrazione fiscale riservata ai lavori per il risparmio energetico quali l’installazione di pompe di calore o i cappotti termici. Per gli interventi sulle abitazioni principali le aliquote passano dal 65 al 50% con un massimale di spesa di 96mila euro per unità immobiliare. Per le seconde case invece l’aliquota scende al 36%, fino a un massimo di 48mila euro.
Ultimi giorni per sfruttare le detrazioni
Insomma, chi vuole sfruttare gli incentivi senza incappare nella “tagliola” dovrà fare tutto in fretta. Per quanto riguarda le caldaie c’è tempo fino al 31 dicembre per montarne una a condensazione e sfruttare la detrazione del 50%. Allo stesso tempo chi deve realizzare un intervento che ricade nell’ecobonus dovrà effettuare il pagamento entro pochi giorni se vuole ottenere lo sconto maggiore del 65%. Lo stesso vale per la ristrutturazione delle seconde case. Certo, per gli ultimi due interventi è difficile riuscire a organizzare tutto a cavallo delle vacanze di Natale se non ci si è mossi con qualche giorno (o settimana) di anticipo.