Cristiano De André, figlio del grande Faber, oggi, 25 aprile, sarà ad Asti per commemorare la figura di suo nonno Giuseppe.
Alle 12, al giardino Gilberto Barbero in Strada Fortino, l’Associazione Europa Duemila ricorderà le figure di Umberto Grilli, deputato astigiano all’Assemblea Costituente vittima della violenza fascista per le sue idee socialiste e del professor Giuseppe De André, padre di Fabrizio, che riparò ad Asti nel 1942 per sfuggire alle persecuzioni fasciste dopo aver protetto alcuni studenti ebrei.
GLI APPUNTAMENTI
La visita di De André arricchirà una giornata fitta di eventi. Si parte alle 8,30, con la messa officiata dal vescovo Marco Prastaro al sacrario dei caduti del Cimitero cittadino e con l’omaggio alla tomba di «Perez», Francesco Rosso, comandante partigiano e primo presidente dell’Anpi provinciale.
Subito dopo al Bosco dei Partigiani e al Parco della Resistenza verranno deposti fiori alla Stele della Resistenza e al Cippo dei Partigiani.
Terminata la cerimonia partirà il corteo, con la banda musicale cittadina in testa. Da viale alla Vittoria il corteo percorrerà piazza Primo Maggio, corso Alfieri per arrivare in piazza San Secondo. Qui sarà il presidente dell’Anpi Paolo Monticone a prendere la parola e dopo di lui la vice sindaca Stefania Morra, in sostituzione del primo cittadino Maurizio Rasero che è in Cina. Interverrà anche Laurana Lajolo, già presidente dell’Istituto per la Storia della Resistenza.
A San Damiano, per la prima volta, una cinquantina di Comuni della zona hanno deciso di unirsi per festeggiare il 25 aprile. L’appuntamento è alle 10 per la messa a cui seguirà il corteo, con partenza alle 11.
Nel Sud Astigiano si inizierà alle 10 con le commemorazioni a Nizza Monferrato e si proseguirà alle 11 a Canelli. Alle 15 i canellesi si ritroveranno poi al Santuario dei Caffi per la «camminata resistente».
Alle 15,30, ad Asti, da piazza Marconi partirà invece il «Corteo Antifascista» organizzato da «La Miccia» e che raggiungerà il Bosco dei Partigiani.
Alla stessa ora inizieranno le passeggiate «resistenti» a Calosso e a Rocca d’Arazzo, sulle tracce della battaglia del 2 dicembre 1944 e della repubblica dell’Alto Monferrato.
Fonte: LaStampa