Il fondatore del Front National, figura storica dell’estrema destra francese, aveva 96 anni
Politica in lutto in Francia. È morto all’età di 96 anni Jean-Marie Le Pen, figura storica dell’estrema destra francese. Il triste annuncio è stato fatto dalla famiglia attraverso l’Afp. La notizia è stata confermata anche dal quotidiano Le Monde, che titola: “È morto Jean-Marie Le Pen, l’uomo che ha rimesso l’estrema destra al centro del gioco politico francese”.
Francia, è morto Jean-Marie Le Pen
Fondatore del Front National, Le Pen è stato una figura di spicco dell’estrema destra francese. Nel 2002, praticamente a sorpresa, ha vinto al ballottaggio le elezioni presidenziali contro Jacques Chirac. Un trionfo arrivato grazie al mix di carisma e populismo che lo ha sempre contraddistinto. Dopo il suo “ritiro” dalla scena politica il suo posto è stato preso dalla figlia Marine Le Pen, nuovo capo del partito, che adesso si chiama National Rally ed è diventato una delle principali forze politiche del Paese.
Il 96enne si è spento nell’ospedale in cui era ricoverato da diverse settimane, come confermato dalla nota della famiglia: “Circondato dai suoi cari, Jean-Marie Le Pen, è stato richiamato a Dio oggi alle 12”.
Il leader del Rassemblement National (Rn), Jordan Bardella, ha espresso il suo cordoglio sui social: “Impegnato con la divisa dell’esercito francese in Indocina e Algeria, deputato all’Assemblea nazionale e al Parlamento europeo, ha sempre servito la Francia, difendendone la sua identità e la sua sovranità”.
La vita e la carriera politica
Nato a La Trinité-sur-Mer il 20 giugno 1928, Jean Louis Marie Le Pen è stato fondatore e leader del partito politico di estrema destra Front National. Deputato all’Assemblea nazionale e per più legislature all’Europarlamento, Le Pen è divenuto celebre per le sue posizioni conservatrici e reazionarie, oltre che per le sue dichiarazioni controverse, tra cui la reintroduzione della pena di morte, forti restrizioni sull’immigrazione da paesi extraeuropei e ritiro della Francia, o maggiore indipendenza, dall’Unione europea. Si è candidato in diverse elezioni presidenziali francesi, arrivando al ballottaggio del secondo turno contro Jacques Chirac nelle elezioni presidenziali del 2002, quando ottenne il 17,79%. Nelle elezioni presidenziali del 2007 ha ottenuto al primo turno 3.834.530 voti (10,44%), venendo escluso dal successivo ballottaggio (che vedrà vincitore Nicolas Sarkozy). Nel 2011 l’addio a Front National, lasciato nelle mani della figlia. Nel 2015 è stato anche espulso dal partito per divergenze politiche.
Laureato in giurisprudenza, nel 1953 si arruolò nella Legione straniera. Arrivò come sottotenente in Indocina nel 1954, quindi in Algeria e fu poi inviato a Suez nel 1956, ma arrivò solo dopo il cessate il fuoco. Nel 1960 arrivano le nozze con Pierrette Lalanne, con cui ha avuto tre figli, prima del divorzio arrivato nel 1987. Nel 1996 è stato condannato da un tribunale francese per il reato di incitamento all’odio razziale per aver definito le camere a gas, in cui vennero sterminati gli ebrei, “un semplice dettaglio nella storia della seconda guerra mondiale. Un’altra condanna arriva nel 2012, con una multa da 10mila euro per la frase “almeno in Francia l’occupazione tedesca non era particolarmente disumana”, mentre nel 2018 è stato condannato, in via definitiva, a pagare una multa di 30 000 euro per aver nuovamente definito, nell’aprile del 2015, le camere a gas naziste come un “dettaglio” della storia della seconda guerra mondiale.
“Non era un predestinato”, ha sottolineato Le Figaro nel ricordare Le Pen. In seguito alla perdita del padre nell’esplosione di una mina tedesca al largo delle coste della Bretagna, a soli 14 anni Jean divenne un “protetto” della Nazione: “Questo ebbe un effetto profondo su di me”, raccontò poi nelle sue memorie uscite nel 2018, “ero due volte figlio della Francia, quindi dovevo prestare ancora più attenzione al mio Paese”. Per Le Figaro, Le Pen è stata “la figura politica più controversa” del Paese, un “diavolo della Repubblica”. Accusato dai suoi detrattori di razzismo, xenofobia, antisemitismo, condannato più volte, non ha mai accettato la svolta ‘normalizzatrice’ del Front National che la figlia Marine ha guidato e che nel 2015 ha portato fino all’esclusione di Jean Marie dal partito che aveva fondato. E con cui, ricorda Le Monde, “aveva riportato l’estrema destra nel cuore della politica francese”.
Incidente per Marine Le Pen
Marine Le Pen, colpita dal lutto della morte del padre 96enne Jean-Marie, è stata protagonista suo malgrado di un incidente definito di “lieve entità” dal suo entourage mentre visitava Mayotte, l’arcipelago devastato alcune settimane fa dal ciclone Chido. Secondo quanto riferito dall’emittente Bfmtv, la barca sulla quale viaggiava la leader dell’estrema destra francese si è scontrata con una chiatta in arrivo dalla direzione opposta. La stampa locale parla di 10 persone ferite, ma la capogruppo del Rassemblement National all’Assemblea nazionale è rimasta illesa. Le Pen si stava dirigendo verso l’aeroporto e subito dopo la collisione è stata evacuata da una navetta della polizia di frontiera.