Il regime mutilato, i pericoli per Khamenei come «primo obiettivo di Netanyahu»: scenari di un possibile colpo di Stato

14.06.2025 13:45
Il regime mutilato, i pericoli per Khamenei come «primo obiettivo di Netanyahu»: scenari di un possibile colpo di Stato

Situazione critica in Iran: Israele colpisce i leader militari

Dal terrazzo, Ghael osserva Beit-e Rahbari – la residenza dell’ayatollah Ali Khamenei, situata nel cuore di Teheran e dotata di un bunker altamente sofisticato. In un messaggio, scrive: «Ieri sera hanno cercato di colpirla ripetutamente». Anche se non si crede che la Guida suprema si trovi in quel luogo, poiché potrebbe essere rifugiato a Mashhad, non ci sono certezze. Nel secondo giorno di guerra tra Israele e la Repubblica Islamica, il regime iraniano ha subito perdite significative. I bombardamenti israeliani hanno causato la morte di una ventina di leader strategici del Paese, tra cui figure chiave come Hossein Salami, comandante delle Guardie della Rivoluzione Islamica, e altri alti ufficiali.

«La struttura del regime si basa su questi generali, non sulle figure politiche», spiega Beni Sabti, esperto iraniano dell’INSS di Tel Aviv. Benjamin Netanyahu ha ammonito che se l’Iran continuerà a uccidere civili, Israele risponderà colpendo personalità politiche di alto profilo. «Molti di loro sono già stati eliminati», continua Sabti, aggiungendo che tutti coloro che ricoprono ruoli importanti all’interno delle Guardie della Rivoluzione non possono considerarsi al sicuro.

Nella lista di Netanyahu, potrebbe figurare il secondogenito della Guida suprema, Mojtaba, noto per la sua determinazione a mantenere viva la dinastia Khamenei. Un altro potente alleato è Mohammad Bagher Ghalibaf, ex comandante delle Guardie della Rivoluzione e attuale presidente del Parlamento. Ghalibaf ha una lunga carriera nel potere iraniano e ha dimostrato fedeltà alla Guida Suprema, così come Ali Larijani, un altro vicino a Khamenei e consolidato conservatore.

Tuttavia, sebbene l’ipotesi di un attacco a Khamenei sia da considerarsi rischiosa, l’eventuale sua eliminazione potrebbe creare uno scenario di instabilità profonda per l’Iran. Secondo Arash Azizi, scrittore ed esperto del settore, «se Khamenei venisse assassinato, ci sarebbe un processo per scegliere un suo successore». Sebbene Mojtaba sia uno dei principali contendenti, ci sono nervi tesi all’interno del regime che potrebbero portare a conflitti interni.

La possibilità che il regime possa affrontare un crollo immediato è concreta, soprattutto se si considera l’attuale malcontento della popolazione. Le manifestazioni potrebbero intensificarsi, richiedendo una nuova direzione per l’Iran. «Se morisse la Guida suprema, ci sarebbe anche il rischio di un colpo di stato», avverte Azizi, suggerendo che le fazioni militari potrebbero cercare di appropriarsi del potere.

Gli attuali leader iraniani, colti di sorpresa, si trovano a fronteggiare una crisi senza precedenti. Sempre più isolati e spaventati per la propria sopravvivenza, gli ufficiali sembrano orientati verso un’escalation. In questo clima di crescente tensione, Israele e la comunità internazionale devono essere pronti a reagire ai possibili attacchi clandestini dell’Iran o a un’accelerazione del suo programma nucleare, fattori che potrebbero destabilizzare ulteriormente la regione nel suo complesso, riporta Attuale.

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