Al suo posto arriva l’economista Belousov. Confermati Lavror agli Esteri e Gerasimov come di stato maggiore generale delle Forze armate. Intanto la Russia continua la sua offensiva nella regione di Kharkiv
Rimpasto di governo in Russia. Come ha confermato la camera alta dell’Assemblea federale russa, nel nuovo esecutivo da formare dopo la rielezione di Vladimir Putin, avvenuta a marzo, il ministero della Difesa – una delle cariche più importanti del governo nonché cruciale per decidere le strategie militari in Ucraina – non sarà più guidato da Sergei Shoigu, che di Putin è stato uno dei collaboratori più fedeli, ma dall’economista Andrei Belousov che finora ha occupato il ruolo di vice primo ministro.
Secondo l’agenzia Ria Novosti, la decisione di rimuovere Shoigu dal ministero della Difesa è legata all’esigenza di affidare il dicastero ad un civile per favorire l’evoluzione del ministero, che “dovrebbe essere aperto all’innovazione e alle idee avanzate”. Una tesi confermata dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: “Sul campo di battaglia – ha detto Peskov – oggi vince colui che è più aperto all’innovazione. Pertanto, in questa fase, il presidente ha deciso che un civile sarà a capo del ministero della Difesa”.
Shoigu è stato invece spostato al Consiglio di Sicurezza, organo consultivo in materia di sicurezza nazionale, di cui sarà segretario. Prenderà il posto di Nikolai Patrushev, che verrà destinato a un nuovo incarico.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha fatto poi sapere che Shoigu sarà anche il numero 2 di Putin nella Commissione dell’industria militare della Federazione.
Valeri Gerasimov è stato invece confermato come Capo di stato maggiore generale delle Forze armate. Putin, tra le nomine, ha proposto nuovamente il nome di Sergei Lavrov per la carica di ministro degli Esteri.
Ucraina, l’attacco di Mosca nella regione di Kharkiv
Intanto la Russia sta intensificando gli attacchi a nord della regione di Kharkiv, tentando di sfondare le linee ucraine. L’obiettivo dichiarato è la creazione di una zona cuscinetto che impedisca all’Ucraina di colpire territori controllati dalla Russia. Non solo. Secondo diversi esperti militari la metropoli, in realtà, non è l’obiettivo: Mosca non ha abbastanza soldati. L’offensiva in corso è piuttosto un tentativo di costringere Kiev a togliere truppe dal Donbass e spostarle verso Nord, “demineralizzando” la lunghissima linea del fronte. Mosca ha rivendicato il controllo di Pletenivka, Ohirtseve, Borysivka, Pylna e Strilecha.
Il comandante delle forze armate ucraine Oleksandr Syrskyi ha comunque spiegato che al momento le difese di Kiev stanno reggendo l’urto dell’assalto russo. “Stiamo combattendo feroci battaglie difensive. I tentativi degli invasori russi di sfondare le nostre difese sono stati fermati”, dice in una nota. “La situazione è difficile, ma le forze di difesa ucraine stanno facendo di tutto per mantenere le linee e le posizioni difensive e infliggere danni al nemico”.
Zelensky sui social: “Battaglie feroci e villaggi trasformati in una zona grigia”
“Sono in corso battaglie difensive feroci su gran parte della nostra zona di confine” ha spiegato il presidente Volodymyr Zelensky sui suoi canali social. “Ci sono villaggi che si sono effettivamente trasformati da una zona grigia”, quindi contesa dai due stati, “in una zona di combattimento. L’invasore sta cercando di conquistarne alcuni o di utilizzarli come base per un ulteriore avanzamento”, ha aggiunto, evidenziando che “il nostro compito è ovvio: dobbiamo infliggere quante più perdite possibili” alla Russia.
Fonte: Today