Si avvicina il Budapest Pride, previsto per il 28 giugno, un evento dedicato alla difesa dei diritti della comunità Lgbtqia+, che avrà luogo nella capitale ungherese nonostante il divieto imposto dal primo ministro Viktor Orbán. All’iniziativa parteciperanno anche alcuni membri del parlamento italiano di centrosinistra, mentre l’eurodeputata Ilaria Salis non prenderà parte alla marcia. Recentemente, l’Ungheria ha introdotto severi limiti sui diritti civili delle persone gay, con un emendamento del Parlamento che restringe notevolmente la loro libertà di associazione. Tuttavia, gli organizzatori non si sono lasciati intimidire da queste misure e hanno confermato la realizzazione dell’evento. Al loro fianco, numerosi europarlamentari hanno già espresso la loro intenzione di partecipare come forma di protesta contro l’ultrasovranismo di Orbán. I primi nomi di deputati, senatori ed eurodeputati italiani pronte a unirsi alla manifestazione iniziano a essere resi noti, riporta Attuale.
Il no di Salis
Alla fine, l’eurodeputata di Alleanza Verdi Sinistra (AVS) Ilaria Salis non parteciperà. Tre settimane fa aveva condiviso sui social una foto con un cartello che recitava «I’ll be marching in Budapest pride». Tuttavia, ha dovuto “rivedere la sua agenda”, in quanto il 24 giugno a Strasburgo è atteso il voto per la revoca della sua immunità, richiesta direttamente dal governo ungherese. Questo la costringe a non essere presente a Budapest, poiché considerata una «situazione non sicura». Salis era stata arrestata a febbraio 2023 per presunti coinvolgimenti in aggressioni contro attivisti di estrema destra durante un evento commemorativo di matrice nazista.
Il voto in Commissione
Il 24 giugno si svolgerà il voto nella Commissione Juri, la commissione giuridica del Parlamento europeo, che esprimerà un parere redatto da un relatore interno. Successivamente, la questione verrà portata in Aula: il voto dovrà essere ratificato entro luglio in assemblea plenaria. Se il Parlamento decidesse di confermare la revoca, Salis perderebbe la sua immunità, rendendola suscettibile di arresto e di ripresa del processo. Tuttavia, una detenzione effettiva richiederebbe un mandato d’arresto dalle autorità ungheresi.
Presente Carlo Calenda
Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha annunciato di voler essere presente al Pride di Budapest, rivelando la sua partecipazione durante un evento a Milano. Calenda ha dichiarato: «Non sono mai stato a un Pride in vita mia, ma che venga vietato è inaccettabile». Sarà accompagnato dalla moglie, sottolineando l’importanza della difesa dei diritti in un contesto di crisi.
La delegazione del M5S
Il Movimento 5 Stelle sarà rappresentato da diverse senatrici e senatori, tra cui Alessandra Maiorino, Elisa Pirro, Gabriella Di Girolamo, Marco Croatti e l’europarlamentare Carolina Morace, tutti confermati per la loro presenza al Pride.
Anche Italia Viva
Al corteo parteciperà anche Italia Viva, rappresentata dal senatore Ivan Scalfarotto. Scalfarotto era già presente in piazza a Milano il 22 marzo contro la decisione del governo ungherese di vietare il Pride, promuovendo una difesa collettiva dei diritti di ciascun individuo. «Eravamo lì per sostenere la libertà di amare e vivere», ha affermato il partito nel suo post ufficiale.
Timido il Pd
Il Partito Democratico non ha ancora ufficializzato la sua partecipazione: è stato confermato solo l’intervento dell’europarlamentare Brando Benifei, membro del PD.
Alleanza Verdi e Sinistra
Con l’assenza di Ilaria Salis, l’Alleanza Verdi e Sinistra deve ora decidere chi inviare al Pride. I nomi dei rappresentanti rimangono sconosciuti, ma è confermata la presenza di Jacopo Rosatelli, assessore torinese alle politiche sociali e ai diritti, eletto tra le fila di Sinistra Ecologista alle elezioni municipali del 2021.