La Consulta blocca il terzo mandato: De Luca e Zaia fuori dai giochi

10.04.2025
La Consulta blocca il terzo mandato: De Luca e Zaia fuori dai giochi
La Consulta blocca il terzo mandato: De Luca e Zaia fuori dai giochi

La sentenza della Corte Costituzionale, arrivata a sorpresa mentre a Verona si chiudeva il Vinitaly, ha travolto le ambizioni di Vincenzo De Luca e, di riflesso, quelle di Luca Zaia. I due governatori, che avevano tentato di aggirare il limite dei due mandati consecutivi, si trovano ora davanti a un muro invalicabile. La legge regionale approvata in Campania – con cui si cercava di aprire una via legale per un terzo mandato – è stata giudicata incostituzionale, e il responso ha immediate ripercussioni in Veneto, dove Zaia aveva puntato su una strategia analoga. 

“Accolta una tesi strampalata”, ha reagito De Luca, accusando la Consulta di aver creato un precedente che, a suo dire, mina il principio di uguaglianza davanti alla legge. Ma i giudici hanno ribadito che lo Stato ha l’ultima parola sulle norme elettorali, smontando l’artificio legale con cui la Campania cercava di svincolarsi dal divieto. Una decisione che, oltre a chiudere la porta a De Luca, taglia corto anche con le velleità di Zaia, al governo del Veneto dal 2010.

In Puglia, dove Michele Emiliano non aveva ancora dichiarato le proprie intenzioni, la sentenza elimina ogni dubbio: nessun governatore potrà superare il tetto dei due mandati. Intanto, il sindaco di Bari Antonio Decaro – già in corsa per le prossime regionali – vede confermato il campo libero. Sul fronte istituzionale, resta invariato il numero dei consiglieri regionali pugliesi, mentre cade definitivamente l’ipotesi di leggi ad personam per prolungare i mandati.

In Veneto, il Pd non nasconde la soddisfazione. Andrea Martella, segretario regionale del partito, ha bollato come “teatrino” i tentativi della maggioranza leghista di ritardare le elezioni per favorire Zaia. “L’era di Zaia è finita”, ha dichiarato, sottolineando che il Veneto “ha bisogno di una nuova fase”.

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